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Progetto Irene: una piattaforma di e-learning insegna le lingue agli adulti con DSA

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Francesca Costero
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IRENE (Increase the empoweRment of adults and migrants with spEcific learNing disordErs) è un progetto internazionale che vede coinvolti Enaip Piemonte, coordinatore, Videnscenter for Integration (Danimarca), Tradigenia SL (Spagna), Coop. vereniging Pressure Line U.A. (Olanda), Die Berater (Austria), Institute of Technology Tralee (Irlanda) e Institute of Entrepreneurship Development (Grecia). Ha una durata di tre anni ed è stato avviato nel 2018 con l’obiettivo di realizzare e implementare a livello transnazionale una piattaforma e-learning multilingue e interattiva.

La piattaforma per l’insegnamento delle lingue straniere, prevista nel progetto, si rivolge ad un pubblico di 105 adulti e migranti, aventi tra i 18 e i 35 anni, con disturbi specifici di apprendimento (DSA), e uno scarso livello di scolarizzazione. “Come partenariato, abbiamo deciso di chiamarle “Difficoltà” e non “disturbi”, per cercare di fare in modo che venissero valorizzate”, specifica Germano Nervo, docente di lingua inglese e francese, che negli ultimi 15 anni in Enaip si è occupato di progetti di mobilità internazionale e che da due anni segue il coordinamento del progetto IRENE.

Tre i risultati tangibili previsti o “intellectual outputs:”

• una ricerca comparativa coordinata da Enaip
• un programma formativo per gli insegnanti coordinato dal partner greco
• la creazione di una piattaforma di e-learning

La fase di ricerca è già avvenuta ed è stata gestita da Cristina Casari. Ha fornito diverse indicazioni utili soprattutto per costruire un progetto adeguato al target e ha spianato la strada per la realizzazione i passaggi successivi: lavorare alla piattaforma per la formazione a distanza di questo tipo di pubblico e lavorare ai testi, e alla traduzione nelle sette lingue, dei dialoghi da inserire. Sono state previste, infatti, una serie di situazioni, create e inventate per permettere al fruitore di praticare la lingua in una sorta di “ambiente reale”, nel quale il protagonista virtuale, che è uno studente Erasmus, può muoversi ed esplorare.

Fortunatamente, la situazione legata al Covid-19 non ha influito in maniera significativa sul regolare svolgimento di questo progetto. Nel meeting avvenuto a Valencia a fine febbraio era stato possibile stabilire il programma delle attività dei mesi successivi, le quali sono proseguite a distanza, sulla base di quanto era stato concordato. Tuttavia, il meeting transnazionale in Irlanda previsto per settembre è stato prorogato a fine novembre e, in definitiva, è stato deciso di aumentare la frequenza degli incontri online, nell’attesa di potersi incontrare nuovamente.

Germano e Cristina concordano sul fatto che l’elemento relazionale sia un fattore fondamentale per una stretta collaborazione e sul fatto che quest’ultima si instaura nel momento in cui è presente un buon clima e un vero senso di responsabilità. Il rapporto con i partner coinvolti è “empatico, di fiducia reciproca e amichevole”, nato e cresciuto anche grazie alla durata stessa del progetto, la quale ha concesso il tempo per approfondire una conoscenza reciproca che difficilmente si riesce a raggiungere.

In seguito alla fase di sperimentazione della piattaforma, con 15 utenti che rispettino i canoni del target previsto, la speranza di Cristina, Germano e coloro che ci stanno lavorando è quella di riuscire a integrarla alla piattaforma OLS (Online Linguistic Support), già esistente in seno alla commissione europea. I risultati del progetto verranno presentati al meeting finale, che al momento è stato calendarizzato a luglio 2021 a Torino. Sono già state messe a punto delle iniziative di diffusione dei risultati, tra cui il sito ufficiale irenelearning.eu, dal quale è possibile trarre informazioni più nel dettaglio su tutto ciò che riguarda il progetto.

In conclusione, si può affermare che uno dei punti di forza di IRENE è sicuramente quello di essere una piattaforma non specifica per l’apprendimento di una sola lingua straniera, ma che prevede la realizzazione di corsi in 7 differenti lingue. Inoltre, un valore aggiunto è quello di rivolgersi a un pubblico che, come ritiene Germano, “spesso può essere scoraggiato ad apprendere una lingua straniera”. In questo senso, l’obiettivo finale del progetto è anche quello di favorire la partecipazione alla cittadinanza europea di questo target attraverso l’apprendimento di una lingua, oltre che quello di permettere a un ragazzo con difficoltà di apprendimento di avere le basi linguistiche per affrontare un’esperienza di mobilità in maniera più serena.

 

Francesca Costero

Ambasciatrice EPALE Piemonte

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Commento

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Lorenza VENTURI
Lun, 07/13/2020 - 11:27

Progetto molto interessante che si rivolge ad un target davvero delicato. Avete pensato di candidarlo per il Label europeo delle lingue?
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