La pratica autobiografica in età adulta


“Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, di informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.” (I. Calvino)
Se il cambiamento e le trasformazioni sono inevitabili in età adulta, la crescita personale e la formazione diventano una scelta. Quali bisogni e/o desideri formativi emergono nei momenti di crisi e nelle situazioni di cambiamento nella vita personale e professionale?
FARE-AUTOBIOGRAFIA É FARE-FORMAZIONE
“Il bisogno-di-autobiografia è, in realtà e al suo fondo, un bisogno-di-formazione: di formarsi, di auto-formarsi. Quindi di dare ordine e senso al proprio io/sé. Di ripensarlo, di possederlo a livello di maggiore autonomia e consapevolezza. L’autobiografia è PROCESSO FORMATIVO, un tipo di processo formativo che, però, ne distilla tutta la tipicità: la processualità, l’apertura, l’intenzionalità, la drammaticità etc. Pertanto è anche MODELLO del processo formativo e SVILUPPO di una presa di coscienza riflessiva. Come pure è ESERCIZIO di un processo formativo che pone al centro l’individualità e il suo costruirsi/costituirsi”. (Franco Cambi)
L’autobiografia, inoltre, intesa come modello e processo autoeducativo occupa un posto privilegiato nell’ambito dell’educazione degli adulti centrata sulle competenze chiave.
Il Consiglio dell’Unione Europea nel 2006 e, successivamente, nel 2018, ha sostenuto la necessità di acquisire conoscenze, abilità e competenze indispensabili per affrontare la complessità del mondo contemporaneo.. La quinta delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente è definita competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare.
“La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Comprende la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di imparare a imparare, di favorire il proprio benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale, nonché di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di empatizzare e di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo”.
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 maggio 2018)
In questa prospettiva l’approccio autobiografico tiene conto di tre livelli. Il primo livello è individuale/esistenziale, quello dell’autobiografia vista da un punto di vista interno. Il secondo livello è di tipo collettivo e sociale, mentre il terzo è un livello propriamente storico.
Si tratta di tre livelli di empowerment individuale, organizzativo e comunitario dove l’orientamento narrativo svolge un ruolo fondamentale.
L’approccio autobiografico viene sperimentato dall’educazione degli adulti soprattutto nei contesti informali e non formali della formazione, investendo età diverse della vita rispetto ai percorsi dell’educazione formale: da quelli del lavoro e della promozione delle culture locali e del benessere individuale, all’interno di programmi di educazione del pensiero e dell’intelligenza, delle emozioni, della reciprocità interculturale e delle differenze di genere … Chi sarebbe l’adulto, se non colui o colei che ha una storia, e che proprio attraverso questa storia è in grado di affermare la propria identità e di progettare la propria (continua) formazione?“
Familiarizzare non solo con la dimensione del che cosa si racconta, ma anche con quella del come si racconta significa avere uno strumento prezioso per ri-comprendersi, per potenziare la capacità di analisi e di riflessione sul proprio modo di agire, sulle proprie competenze, per sviluppare una consapevolezza più solida e continuativa di sé, come adulti, per studiare il proprio modo di pensare e di pensarsi, di potenziare le proprie capacità di analisi delle difficoltà e dei problemi affettivi e relazionali.

COME UN GIOCO DI SPECCHI… COLTIVARE L’INTELLIGENZA AUTOBIOGRAFICA
In età adulta la competenza delle competenze sta nel saper (ri)-condurre in maniera coerente e valida la propria vita nel contesto delle vicende che la sollecitano e spesso la sfidano in maniera particolarmente viva. Per questo la biografia di una persona diventa sempre più importante. Adultità significa intercettare e dare seguito ad alcune domande: perché pensiamo sempre di più al passato? A quale scopo confrontiamo ogni nuova esperienza con ciò che abbiamo già vissuto? Ciò che è nuovo è “incorporato” nell’esperienza?
La disponibilità ad accettare cose nuove, infatti, dipende dalle esperienze precedenti, fissate nella biografia. Esse influenzano le scelte, gli interessi, le priorità e i valori della persona. Quando le esperienze-accadimenti presenti sono in armonia e in continuità con il passato, e ad esso legate da emozioni e ricordi positivi, allora l’adulto accetterà ciò che è nuovo: “l’oggi”. Gli antecedenti quindi influenzano le impressioni e le relazioni presenti e in parte “dettano” il comportamento.
Che cosa accade quando le esperienze pregresse diventano "resistenti/ostili" a ciò che è nuovo? Come “conciliare” ieri e oggi? Come superare questa contraddizione? Come accogliere il cambiamento?
Guardare al passato dal punto di vista della situazione attuale, ri-evocare le esperienze vissute in modo diverso, guardare le cose da un’altra angolazione, vederle ri-apparire sotto una luce completamente nuova: è ciò che propone il laboratorio virtuale di scrittura autobiografica RACCONTA LA TUA LUCE.
La proposta rientra nell'ambito delle attività di ricerca e sperimentazione di pratiche autoformative in età adulta promosse e coordinate dall’associazione GEAPOLIS.
I laboratori virtuali offrono percorsi propedeutici alla scrittura autobiografica, rivolti a insegnanti ed educatori, operatori sociali e volontariato sociale, studenti, interessati a potenziare lo sviluppo del pensiero introspettivo, retrospettivo e progettuale e a rafforzare l’assunzione di comportamenti relazionali proattivi e cooperativi attraverso la pratica della scrittura riflessiva e autobiografica.
Per saperne di più:
https://geapolis.eu/racconta-la-tua-luce-fyi-2024/
APPROCCI BIOGRAFICI E PROCESSI INCLUSIVI

La seconda sessione del laboratorio virtuale di scrittura autobiografica “RACCONTA LA TUA LUCE” anche ad “ALCAMO BOOK FESTIVAL”. Si è trattato di una sperimentazione che ha confermato l’efficacia di specifiche metodologie e strategie di lavoro, finalizzate ad implementare scambi culturali e proposte formative blended learning nei contesti informali di apprendimento. L’interesse manifestato nei confronti del laboratorio virtuale ha permesso, infatti, di realizzare un workshop coordinato da Jasemina Zeqiraj che, in sinergia con il percorso asincrono, ha orientato i partecipanti alle attività di scrittura. Le strategie autobiografiche utilizzate sono state quelle del colloquio, dell’intervista, dell’autopresentazione biografica, del ricorso a documenti e testimonianza della propria storia personale come fotografie, lettere, oggetti, testi di canzoni o poesie, del disegno e della pittura. La parola scritta é stata associata e integrata con altri codici, tra i quali il linguaggio estetico, fotografico, cinematografico, letterario, musicale.
Per saperne di più:
https://geapolis.eu/oltre-le-crepe-fino-alla-luce/
https://geapolis.eu/2-laboratorio-virtuale-di-scrittura-autobiografica/

IL METODO AUTOBIOGRAFICO IN EUROPA. BIBLIOGRAFIA MINIMA
Kate Douglas, Ashley Barnwell , Research Methodologies for Auto/biography Studies, 2019
Philippe Lejeune, L’Autobiographie en France, Paris, Armand Colin, coll. « U2 », 1971.
AA VV, Méthodolgie des Histoires de vie en formation de formateur, Peuple e Culture, Paris, 1992
AA VV, The Biographical Approch in European Adult Education, Verband Wiener Volksbildung, Wien, 1995
Demetrio D., a cura, L’educatore autobiografo. Il metodo delle storie di vita nelle professioni di aiuto, Unicopli, Milano, 1999
Formenti L., Gamelli I., Quella volta che ho imparato. La conoscenza di sé nei luoghi dell’educazione, Cortina, Milano, 1998;
Franco Cambi, L’autobiografia come metodo formativo, Laterza 2002