“Sharing is Caring”: l’inclusione non è solo responsabilità legale, ma soprattutto etica.

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Prof. Dr. Nicoleta Acomi è la legale rappresentante dell'ente rumeno Bexley-C Level-IT che si è occupato di creare il primo risultato del progetto Erasmus+ Smart Tools for Inclusive Teaching in VET in sinergia con gli altri partner europei.
In questa intervista, Dr. Acomi affronta diverse tematiche relative all'inclusione e accessibilità nel settore educativo, condividendo una riflessione sull'impatto che i risultati progettuali e la didattica capovolta hanno avuto sui beneficiari.

- Breve presentazione dell’ente, di cosa si occupa, quale esperienza ha nel Programma Erasmus+ e nella realizzazione di risultati progettuali come quello sviluppato per STIT.
BCLIT è un polo imprenditoriale specializzato in soluzioni informatiche per l'istruzione. In qualità di amministratore delegato dell'organizzazione con 20 anni di esperienza nell'insegnamento, sono coinvolta nella ricerca costante di esperienze di apprendimento innovative per gli individui e opportunità di sviluppo per organizzazioni educative. Da oltre 10 anni, mi impegno a portare il Programma Erasmus+ vicino alla comunità di Costanza, promuovendo interazioni tra ONG locali e nazionali, scuole, università e imprenditori.
Insieme al mio team composto da diversi professionisti, ci occupiamo dello sviluppo della parte digitale di diversi progetti Erasmus+ e adattiamo i modelli di progettazione della formazione (Instructional Design) a varie categorie di studenti.
Ad esempio, nell'ambito del progetto Smart Tools for Inclusive Teaching in VET, abbiamo progettato attività interattive e coinvolgenti in grado di massimizzare l'impatto dell'apprendimento sui partecipanti al corso. Inoltre, abbiamo creato un sistema di riconoscimento delle competenze e lo abbiamo integrato in una piattaforma didattica innovativa rendendolo disponibile nel breve e lungo periodo.
- Il nostro progetto STIT mira a favorire uno sviluppo di competenze per docenti, tutor ed educatori coinvolti nel settore dell’IFP, potrebbe spiegare brevemente il contenuto del corso e che impatto credete che il Corso di formazione sull’accessibilità per il personale dell’IFP possa avere nella formazione degli insegnanti e nella didattica in generale?
Gli insegnanti, i tutor e gli educatori sono ben noti per il loro impegno e capacità di apprendimento permanente. Sono professionisti molto competenti nel loro settore, per quanto troppo spesso non abbiano gli strumenti adatti per supportare gli studenti con disabilità e/o Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Il progetto Erasmus+ STIT e il Corso di formazione sull'accessibilità per il personale dell’IFP sono stati un'eccellente opportunità per supportare il personale dell'istruzione e della formazione professionale delle conoscenze e delle skills necessarie per creare un ambiente di apprendimento più inclusivo. Gli insegnanti e i formatori che hanno partecipato al corso, e quelli che vi prenderanno parte in futuro, avranno modo di acquisire preziose conoscenze su come rendere i materiali didattici accessibili, adattare il piano di apprendimento e pianificare attività inclusive in classe.
Questi risultati sono fondamentali per includere tutti gli studenti, soprattutto quelli con disabilità.
Inoltre, i docenti che applicano i principi relativi all'accessibilità possono adattare i loro metodi e materiali didattici per soddisfare le esigenze di tutti gli alunni, rendendo i risultati duraturi e sostenibili per il futuro.

- Il primo risultato include diversi elementi, ovvero nasce come piattaforma Moodle a cui avete aggiunto video sviluppati con l’Intelligenza Artificiale e domande interattive per gli utenti. Com’è stato lavorare su più livelli e qual è stato il valore aggiunto nell’utilizzare l’IA?
Come già accennato, gli insegnanti e gli educatori sono impegnati in diverse attività di apprendimento. Tuttavia, nonostante abbiano un forte desiderio di partecipare a incontri di formazione, il loro tempo e disponibilità sono limitati. Con questo corso interattivo online sulla piattaforma Moodle possono registrarsi quando vogliono e rivedere il corso, avendo anche la possibilità di valutare la loro comprensione dell'argomento.
Inoltre, gli approfondimenti presenti nelle video lezioni create con il supporto dell'IA hanno dato valore aggiunto in diversi modi.
Innanzitutto, vorrei ricordare che il contenuto del videocorso è stato accuratamente sviluppato dagli esperti coinvolti nel progetto e specializzati in metodologie didattiche con la supervisione di tutti i partner. Pertanto, il software di IA è stato utilizzato esclusivamente per aggiungere le spiegazioni e per creare le lezioni con audio e video. In termini di benefici, l'uso dell'IA ha catturato l'attenzione e l'interesse dei partecipanti, rendendo il materiale didattico più coinvolgente e interessante. Per di più, l'Intelligenza Artificiale ha garantito una rappresentazione di culture, prospettive e voci diverse nei contenuti didattici con argomenti esposti da avatar internazionali. Questo accorgimento favorisce l'inclusività e aiuta gli utenti a entrare in contatto con una gamma più ampia di esperienze.
- Durante l’intero progetto, BEXLEY ha avuto modo di diffondere il proprio risultato progettuale e il progetto STIT in diversi eventi. Nella vostra esperienza, com’è stato presentare il lavoro al pubblico e quali feedback avete ricevuto?
Nella ricerca preliminare per lo sviluppo del corso e durante la fase di revisione, abbiamo avuto l'opportunità di entrare in contatto con più di 50 operatori dell'IFP, insegnanti ed educatori coinvolti in vari livelli di istruzione. Ho notato che c'è un interesse crescente a rendere le classi e i materiali didattici più inclusivi. I contributi raccolti hanno dato più valore ai risultati progettuali, confermando al nostro team che il lavoro svolto è importante e necessario.

Insieme ai nostri collaboratori, abbiamo notato che le conoscenze generali sulle aule inclusive del personale dell'istruzione e della formazione professionale sono generalmente buone, mentre gli esempi pratici e l’applicazione concreta non sono affrontati in modo approfondito. Proprio per questa ragione, i risultati e gli strumenti sviluppati durante il progetto Erasmus+ STIT sono stati molto graditi. In particolare, è stata apprezzata la metodologia della Didattica Capovolta (Flipped Classroom Approach) che alcuni staff dell'IFP hanno già messo in pratica nell'ambiente scolastico. Infine, gli studenti sono stati felici di abbracciare un apprendimento che incoraggi la diversità, mostrando uno spiccato interesse per le classi capovolte.

- Potrebbe condividere una Sua riflessione sul perché è importante rendere la didattica inclusiva e accessibile a tutti?
Rendere la didattica inclusiva e accessibile a tutti gli studenti è importante per svariati motivi. Innanzitutto, elimina la discriminazione e offre a tutti la possibilità di imparare e avere successo. Per di più, vorrei ricordare che gli insegnanti e i formatori che utilizzano metodi e strumenti che rendono la classe inclusiva promuovono relazioni positive tra gli studenti, contribuendo a una società più giusta.
In aggiunta, come sottolineato nel nostro corso online, garantire l'accessibilità e l'inclusività nell'istruzione non è solo una responsabilità etica, ma rappresenta anche un requisito legale in molte giurisdizioni.
Per concludere, credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che "Sharing is Caring" (n.d.t. “Condividere significa prendersi cura dell’Altro”).
Da questo punto di vista, quando le istituzioni scolastiche collaborano attivamente e coinvolgono vari servizi e programmi di supporto creano una rete di risorse che migliora l'esperienza educativa complessiva per tutti gli studenti.
Siamo dunque orgogliosi di contribuire a questa rete condividendo i risultati del progetto Erasmus+ STIT e offrendo nuovi strumenti digitali che possono essere applicati dagli insegnanti per soddisfare le esigenze degli alunni.
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Seguici su EPALE!
Nelle prossime settimane, verranno pubblicate altre interviste ai partner progettuali sull’implementazione del progetto STIT e su qual è stato l'impatto sui beneficiari diretti, indiretti e sulle stesse organizzazioni partecipanti.
I testi multilingue in inglese, italiano, spagnolo e romeno, sono stati scritti dal coordinatore di progetto (Sara Porta - Aforisma) e dai partner progettuali italiani, spagnoli e romeni (Luigi Bevilacqua - QZR srl, Francisco Hurtado Martínez - Fundación Docete Omnes e Nicoleta Acomi - Bexley C-Level IT).