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Giustizia Riparativa e progettazione Erasmus+

Cresce negli ultimi anni il numero di progetti europei con focus sulle metodologie riparative sia in ambito penale, che di comunità

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Martina Blasi

La giustizia riparativa ha guadagnato sempre maggiore rilievo nell’ambito del dibattito internazionale fino ad essere riconosciuta anche normativamente, ciò ha dato vita allo sviluppo di numerosi progetti europei incentrati su questa tematica, sia in ambito di mobilità dello staff e dei discenti, che come scambio di buone prassi e partenariati di cooperazione tra i paesi partecipanti al Programma Erasmus+.


 

Dal 2018 al 2023 sono stati finanziati 32 progetti (di cui 13 coinvolgono l’Italia) con focus sulle metodologie riparative, di questi nove sono partenariati nel settore dell’educazione degli adulti, tra questi troviamo i due progetti Kintsugi e Protect i cui risultati saranno al centro del seminario del 23 febbraio ad Ancona, altri sette sono partenariati nel settore scuola e tre sono partenariati in ambito di formazione professionale. 
Per quanto riguarda le mobilità, sei sono progetti di mobilità in ambito di educazione degli adulti e due quelli di mobilità in ambito scolastico.
Infine, cinque sono progetti finanziati all’interno della call straordinaria del 2020 per la creatività e l’istruzione digitale in risposta alla pandemia da Covid-19.
La giustizia riparativa nei progetti Erasmus+ è dunque trattata ed applicata non solo in ambito penale, ma anche in altre aree in cui sorgono conflitti ed ingiustizie, come la famiglia, la scuola, il posto di lavoro e la comunità

restorative justice heart.

Ad esempio, risposte riparative sono offerte a forme estreme di violenza, al razzismo e alla xenofobia, alla violenza sessuale, ai danni ambientali, o alle ripercussioni sociali della pandemia di Covid-19
 

Si sottolinea l’importante presenza del Forum europeo per la giustizia riparativa tra i partner dei progetti Kintsugi e Protect coordinati da Welcome Aps di Monte Roberto (An).

Il Forum, che partecipa al Programma Erasmus anche come coordinatore di altri progetti, è la più grande organizzazione di rete che contribuisce allo sviluppo della giustizia riparativa in Europa. Ha più di 450 membri (individui e organizzazioni dall'Europa e da altri continenti) inclusi professionisti, ricercatori e responsabili politici che lavorano nel campo della giustizia riparativa e aree correlate. L'organizzazione è stata fondata nel 2000 e si trova all'interno delle mura dell’Università Cattolica di Leuven (KU Leuven), in Belgio.
 

Il lavoro dell'Unità EPALE


La piattaforma europea EPALE si occupa della valorizzazione dei progetti Erasmus+ e affronta le principali tematiche dell’educazione degli adulti.
Prima del seminario in programma ad Ancona il 23 febbraio, Epale Italia si è occupata di giustizia riparativa a Bari durante il seminario “Oltre il Carcere” del 2018 in cui al tema fu dedicata una sessione di lavoro tenuta da Laura Vaira (Cooperativa Dike di Milano) ed un gruppo di lavoro correlato.

Successivamente l’Unità EPALE Italia ha promosso i risultati di Kintsugi e Protect sia attraverso la piattaforma, che durante il seminario “Giustizia riparativa e vittime: testimonianze” presso la Scuola Superiore dell’Esecuzione Penale “Piersanti Mattarella” (ottobre 2019), che infine tramite l’organizzazione del panel nazionale “Giustizia riparativa, luogo di mediazione sociale” all’interno della Epale Community conference del 2020. In tale occasione i risultati del progetto Kintsugi furono presentati sia ad un pubblico nazionale, che europeo.
 

Epale Europa affronta costantemente il tema dell’educazione in carcere al quale ha dedicato anche diverse discussioni tematiche. Il tema della giustizia riparativa è affrontato dalle diverse Unità Nazionali, in EPALE è infatti possibile trovare i risultati e la valorizzazione dei principali progetti europei su questo tema.


Risultati del progetto Kintsugi In EPALE:

https://epale.ec.europa.eu/it/content/il-progetto-erasmus-ka2-eda-kintsugi-presenta-i-suoi-risultati

Risultati del progetto Protect in EPALE:

 

https://epale.ec.europa.eu/en/resource-centre/content/protect-training-outcome-3training-restorative-justice-professionals


 

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