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Job shadowing a Tenerife

Job shadowing a Tenerife.

Arriviamo a Tenerife a Santa Cruz nel tardo pomeriggio del giorno 18 gennaio e siamo accolti dal responsabile del team dell’Università Europea di Santa Cruz, Manuel Pestano, per pianificare tutte le attività del nostro job shadowing, come da programma.

Manuel Pestano è anche il Direttore del Parco Scientifico e Tecnologico di Santa Cruz.

La domenica 19 gennaio dedichiamo sia la mattinata che il pomeriggio a visitare centri educativi per adulti a Puerto de Santa Cruz e le location ad esse abbinate, per poter organizzare in futuro le mobilità dei discenti.

Ci sono diverse strutture che possono accogliere gli studenti, sono per lo più scuole per adulti che offrono corsi a persone over 18, corsi per riqualificarsi o per ottenere un diploma: abbiamo visto anche appartamenti che potrebbero accogliere gli studenti perché le strutture alberghiere sono molto care rispetto al grant a disposizione.

Qui conosciamo la responsabile di un nuovo provider che si sta componendo per collaborare nel prossimo futuro e che lavora anche con un altro provider che si chiama ELA, per cui abbiamo posto le basi per poter lavorare insieme, sia per la fornitura di corsi, sia per l’accoglienza degli studenti.

La sera abbiamo cenato con il prof. Manuel Pestano, parlando di argomenti legati alla nostra attività di job shadowing.

Lunedì 20 gennaio abbiamo dedicato tutta la mattina, fino alle 14, all’Università Europea di Santa Cruz (https://universidadeuropea.com/it/universita-europea/ ) dopo aver visitato il centro e le sue offerte formative, abbiamo parlato a lungo di questi punti, dopo aver presentato i nostri Enti, visto che anche Metiva Academy ha partecipato, con un suo accreditamento, alla nostra mobilità:

  • Metodologie di insegnamento per l’educazione degli adulti: oltre al metodo Montessori, trasferibile nel settore degli adulti, abbiamo affrontato in modo specifico il modello Campus 42, che abbiamo visto essere attuato soprattutto in Francia e che in Spagna si sta espandendo. 

  • La formazione si ispira a nuovi modi moderni di insegnamento che includono la pedagogia peer-to-peer: un’operazione partecipativa, senza classi, senza insegnanti, che consente agli studenti di rilasciare tutta la loro creatività attraverso l’apprendimento basato sul progetto. Nessuno insegna agli studenti della 42 come affrontare i problemi se non i compagni seduti al loro fianco. La scuola è stata sostenuta da molte persone di alto profilo nella Silicon Valley tra cui Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat e molti altri.

Il numero “42” è un riferimento al libro di fantascienza Guida galattica per autostoppisti scritto dall’autore britannico Douglas Adams: nel libro, il 42 è la risposta alla domanda ultima della vita, dell’universo e di tutto.

Ne discutiamo abbastanza, ci siamo ripromessi di approfondire questa metodologia.

  • Questione migranti : anche in questa realtà stanno aumentando le persone migranti e questo problema si sta affrontando con l’accoglienza soprattutto dal punto di vista educativo e paragoniamo anche gli approcci a sostegno di queste persone e l’offerta formativa proposta, soprattutto per l’apprendimento delle lingue. Qui sono molto importanti , come proposta educativa linguistica, le scuole statali di lingue per gli adulti che offrono percorsi di studio agli adulti over 18 per apprendere qualsiasi lingua straniera per i discenti spagnoli , ma anche e soprattutto lo spagnolo per gli stranieri. Abbiamo visitato una scuola di questo tipo prima di partire, il 22 gennaio, si chiama EOI di La Laguna:

https://www3.gobiernodecanarias.org/medusa/edublog/eoilalaguna/

  • Pedagogia degli adulti, andragogia: la pedagogia è una scienza che si rivolge soprattutto ai giovani nell’arco della scuola dell’obbligo, ma ha una branca che si occupa anche degli adulti, per cui il prof. Manuel Pestano, ci offre un approfondimento su come insegnare agli adulti anche con l’uso dell’intelligenza artificiale.

  • Apprendimento con l’uso delle ICT e dell’AI: il problema dell’uso delle ICT oggi è collegato a due aspetti fondamentali :

  1. L’uso consapevole delle ICT e dell’AI, con il conseguente aumento dello spirito critico da parte dei discenti

  2. Il pericolo delle informazioni non veritiere 

  3. La chiusura alle relazioni sociali

Durante il dibattito, abbiamo pensato di realizzare una ricerca proprio nel settore dell’educazione degli adulti e della scuola e, allo stesso tempo, di presentare un progetto KA2 small scale nel settore scuola con questa partnership:

  • Università Europea di Santa Cruz

  • Ufficio Scolastico Regionale coordinatore

  • Una scuola secondaria di secondo grado italiana e spagnola

  • Un istituto comprensivo italiano e spagnolo

Insieme a Metiva Academy, tra l’altro nostra partner all’interno del Consorzio di accreditamento KA121, abbiamo affrontato anche l’aspetto legato alla competenza chiave dell’imprenditorialità e della capacità di affinare la consapevolezza del sé proprio per orientarsi al meglio nel mondo del lavoro, argomento che lega anche le finalità delle nostre scuole per adulti.

Martedi 21 gennaio abbiamo visitato il Centro Astronomico di La Laguna, il più grande d’Europa, che raccogli telescopi importanti per lo studio del sole. https://www.volcanoteide.com/it/il_cielo_del_teide/l_istituto_di_astrofisica_delle_canarie_iac

Abbiamo visitato il Centro e abbiamo avuto la possibilità di avere una guida che parlava bene in italiano e che ci ha spiegato tutte le attività che il Centro offre per l’educazione degli adulti, a parte tutta la struttura di ricerca che il Centro sostiene, attraverso laboratori tecnici altamente qualificati.

Il Centro offre anche visite per gli adulti e offre la possibilità di partecipare a percorsi di educazione non formale per conoscere l’Universo.

Abbiamo potuto constatare la relazione positiva tra Università, Centro Astronomico, Parco tecnologico e le scuole di ogni ordine e grado dell’isola e dell’intero arcipelago, sia nel settore scuola sia nel settore adulti.

La serata è stata dedicata a un incontro per riflettere sulle visite dei tre giorni di job shadowing e sulla mappatura di scuole ed enti per adulti dei nostri territori per collaborazioni sia per l’attuazione di mobilità di diverso genere, sia per la realizzazione di partenariati in diversi settori.

Ricercatori all’opera

Con il Direttore della Formazione

Mercoledi 22 gennaio abbiamo visitato la scuola di lingue de La Laguna EOI de Laguna: 

https://www3.gobiernodecanarias.org/medusa/edublog/eoilalaguna/

La scuola, composta da circa 2000 studenti, offre corsi annuali di lingue straniere, in particolare russo, inglese, francese e tedesco, in più spagnolo per stranieri.

E’ una scuola statale che si rivolge a due target:

  • Studenti 16 enni che possono rafforzare le proprie competenze studiando una lingua straniera a supporto del loro percorso scolastico

  • Adulti over 18 che, per qualsiasi motivo, vogliono imparare una lingua straniera.

La partecipazione ai corsi prevede una certificazione alla fine di ogni anno.

Abbiamo visitato le classi e assistito alle lezioni rivolte agli studenti e abbiamo parlato con la Dirigente per comparare i metodi educativi e le strategie didattiche, soprattutto con l’uso delle ICT.

Abbiamo anche confrontato le pratiche extra didattiche e cosa la scuola offre a supporto dei corsi di lingua, come attività teatrali in lingua straniera, viaggi a supporto dell’apprendimento delle lingue ed Erasmus.

La scuola è infatti accreditata Erasmus KA120 e quindi il Team Erasmus ha spiegato i contenuti delle mobilità effettuate attraverso il progetto.

Interessante è stato condividere le prassi per la selezione dei partecipanti e la modulistica proposta, l’area riservata al progetto Erasmus, attraverso una bacheca dedicata al progetto.

Abbiamo anche parlato di come la scuola dissemina e valuta il progetto e anche delle possibili cooperazioni con le nostre scuole per adulti.

Interessante l’angolo dedicato al progetto KA120 di accreditamento Erasmus + e le operazioni di disseminazione dei risultati.

Con il referente dei Progetti Erasmus Plus.

L’Erasmus Corner

In queste scuole la presenza dei migranti è piuttosto bassa rispetto a quella totale dei discenti, anche se nell’isola vivono molti stranieri che decidono di trasferirsi per attivare un lavoro collegato alla ristorazione, all’accoglienza e , in generale, al turismo.

Quindi si rivolgono a questi centri per imparare la lingua spagnola e le tradizioni del popolo canarino. In tutti i casi, la dirigente della scuola e il referente Erasmus riportano che è notevole il numero di immigrati in transito sull’isola. Infatti, la maggior parte di loro lascia entro pochi mesi l’isola e si tratta prevalentemente di una migrazione di transito verso Germania, Francia e Italia

Esiste un’assistenza costante dello Stato che si occupa degli stabili e della fornitura di materiale: ogni aula aveva il video e due lavagne bianche, gli spazi erano ampi e confortevoli, con aree dedicate anche al relax e a momenti di condivisione. La proprietà dello stabile non è disgiunta come avviene in Italia. Prima di terminare la visita, ci è stato mostrato il teatro, non solo utilizzato per le specifiche attività teatrali, ma anche per alcune lezioni dove è richiesto il setting a teatro per numerosi studenti coinvolti nell’attività o per assemblee. Ci è stato fatto notare che i sedili sono ancora imbullonati al pavimento, ma il proiettore con relativa nuova struttura motorizzata sulla quale proiettare è stata acquistata da pochi mesi con i fondi della scuola. Le attività della compagnia teatrale della scuola ricoprono un ruolo fondamentale di collegamento con la comunità. Al termine della visita abbiamo posto alcune domande in merito alla collaborazione con British Council vedendo alcuni quadri di riferimento (CEF) appesi al muro con il relativo marchio. Abbiamo discusso della possibilità di supportare economicamente gli studenti per ottenere tali certificazioni linguistiche degli enti internazionali. Ci è stato riportato che loro non hanno nessuna forma di agevolazione per ottenere certificazioni linguistiche di alcun tipo e che in ambito professionale sono valutati i crediti scolastici nelle specifiche lingue sull’isola.

L’esperienza è stata molto significativa e abbiamo pensato di creare degli impatti che possano essere positivi all’interno dell’USR e dell’intera partnership:

  • All’interno dell’USR:

  1. Organizzazione di un incontro per disseminare i risultati del progetto, anche per fare in modo che si possa trasferire la possibilità di partire e di fare un’esperienza di mobilità anche ad altri dipendenti dell’USR

  2. Incontro con tutti i referenti dell’internazionalizzazione per disseminare i contenuti dell’esperienza, ma anche per rafforzare l’importanza della partecipazione di altre persone alle attività Erasmus, ampliando il target e analizzando i punti di forza dell’attività.

  3. Apertura di uno sportello di accoglienza per aiutare i centri di educazione per gli adulti ad avvicinarsi ad Erasmus e a gestire al meglio le mobilità

  4. Creazione di una mappatura di partner per la reciprocità delle visite

  5. Scrittura di un progetto KA2 small scale con USR e Università Europea de Santa Cruz.

  6. Scrittura di un progetto KA1 VET consorziato USR, considerati i rapporti dell’Università di Santa Cruz con le aziende e con le scuole tecniche e professionali del territorio.

  • All’esterno dell’USR:

  1. Partecipazione al seminario del 6 febbraio per divulgare i risultati del progetto

  2. Divulgazione sui canali FB e sul sito di progetto

  3. Meeting online per diffondere i risultati all’interno del Consorzio

  4. Proposta al MIM per creare almeno una scuola pilota come EOI in Italia.

La nostra esperienza è servita anche per rafforzare il rapporto di collaborazione già esistente tra il prof. Andrea Angelone e la consulente che collabora con l’USR , Caterina Runfola.

A livello personale è stata importante per :

  • rafforzare le competenze sia nella lingua inglese, sia nella lingua spagnola, spronandoci a studiare una lingua nuova.

  • lavorare in team: abbiamo lavorato con persone che prima non si conoscevano, ma è stato interessante condividere esperienze, punti di vista e idee.

  • adattarsi alle circostanze: le attività di job shadowing sono impegnative perché prevedono attività specifiche dalla mattina alle 9 sino alle 14, ma poi anche le attività culturali organizzate nel territorio sono state impegnative e hanno previsto la piena disponibilità, così come la sera, momento conviviale nel quale si è sempre fatta una valutazione delle attività.

  • programmare attività future insieme.

  • Evidenziare le opportunità di miglioramento per la realizzazione delle prossime attività di job shadowing, cioè:

  1. Una programmazione più dettagliata che preveda anche momenti di riposo dei partecipanti.

  2. Evitare di effettuare cambiamenti del programma all’ultimo momento  per fare in modo di creare meno stress possibile ( il programma ha avuto qualche modifica, in particolare non siamo riusciti a parlare con due esperti dell’EDA a causa di problemi di causa di forza maggiore )

  3. Realizzare anche un piano dettagliato delle attività culturali connesse alla mobilità, organizzando anche la gestione dei trasporti interni.

Infine, tale esperienza è stata per noi molto importante per la gestione del gruppo eterogeneo della mobilità in oggetto. Come preventivato prima della partenza, considerando la diversa estrazione dei partecipanti di Metiva e dei rappresentanti dell’USR, si pongono nuove o differenti questioni in merito alla gestione del gruppo in mobilità. Gli obiettivi in campo sono differenti ed anche le modalità operative. Il prof. Angelone aveva necessità di un confronto in ambito accademico e di comparazione con gli istituti scolastici locali. I rappresentanti dell’associazione erano più interessati alla parte della formazione aziendale e training on the job, ovvero stage e opportunità di collaborazioni future. Questi diversi obiettivi, per quanto anticipatamente analizzati e, volutamente intersecati, portano inevitabilmente a momenti di differente percezione delle attività. 

D’altra parte il confronto costante e le diverse percezioni delle attività per adeguarle ai contesti propri, hanno creato un’osmosi positiva che ha permesso la dialettica e una riflessione importante nei diversi ambiti.

A tale scopo abbiamo verificato l’opportunità di inserire alcuni passaggi descrittivi delle attività pianificate, normalmente non esplicitati e non necessari per il personale che opera all’interno di una scuola: un approccio aperto e riflessivo, caratterizzato da una forte consapevolezza che il processo di apprendimento/esperienza di tali attività è complesso e lento e non ricade all’interno di singole attività, ma è trasversale. Pertanto, si rende necessaria una riflessione sugli aspetti preparatori delle future mobilità caratterizzate, in questo specifico consorzio, da una spiccata eterogeneità dei partners e dei partecipanti. 

Inoltre, abbiamo notato che, nonostante la grande disponibilità del partner ospitante, ci sono state delle situazioni esogene che hanno portato ad alcuni cambiamenti del programma: non abbiamo incontrato due esperti e non abbiamo potuto visitare un centro degli adulti per l’impossibilità di accedere a queste esperienze per motivi personali degli esperti.

In tutti i casi, l’esperienza è stata molto positiva, ricca di esperienza e di miglioramenti non solo a livello professionale, ma anche rispetto alle nostre life skills.

 

Caterina Runfola

Andrea Angelone

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Commento

Rapporto super dettagliato; un esempio per tutti noi, una prospettiva per un futuro fatto di contatti, collaborazioni, scambi di idee in un clima di pace...il vero sogno europeo dove la cultura, il rispetto delle diversità e la capacità di integrazione siano le principali priorità.

grazie Paolo Duminuco

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