Job shadowing in jail: visita in Norvegia

Nel mese di settembre, un gruppo di docenti del CPIA 3 di Nuoro ha avuto un'opportunità unica: visitare tre strutture detentive nei dintorni di Oslo, in Norvegia, grazie al progetto Erasmus+ KA1.
Questo progetto, che promuove esperienze di job shadowing, ci ha permesso di esplorare da vicino il sistema penitenziario europeo, concentrandoci in particolare su quello norvegese, riconosciuto per il suo approccio innovativo alla riabilitazione.
Il nostro viaggio è stato caratterizzato da un'accoglienza calorosa da parte di presidi e colleghi norvegesi, che ci hanno accompagnato all'interno delle carceri, facendoci scoprire vari spazi dedicati all'educazione e al lavoro. Siamo rimasti colpiti dalle aule scolastiche, dove i detenuti hanno la possibilità di continuare il proprio percorso formativo, ma anche dagli spazi comuni e dalle sale ricreative, che contribuiscono a creare un ambiente più umano e stimolante all'interno del carcere.
Tuttavia, ciò che ha lasciato un'impressione ancora più forte è stato il sistema delle piccole fabbriche all'interno delle strutture detentive. In queste fabbriche, i detenuti producono una vasta gamma di oggetti, come cucine, casette di legno, utensili da cucina, sedie, tavoli e altri beni di uso quotidiano. Questi prodotti vengono poi venduti sia nei negozi locali sia attraverso grandi rivenditori, dimostrando che il lavoro dei detenuti può avere un impatto concreto anche al di fuori delle mura carcerarie.
Questo tipo di attività rappresenta una vera occasione di riabilitazione, poiché permette ai detenuti di acquisire competenze professionali utili per il loro futuro, una volta scontata la pena. Molto utile la possibilità di acquisire la patente per guidare mezzi di movimento terra: piccole ruspe, grandi ruspe, trattori. Alla fine del percorso il detenuto può ottenere la patente e inserirsi in un mercato del lavoro che in Norvegia necessita di personale.
Un esempio particolarmente interessante è stato il processo di produzione di canoe per un'importante azienda norvegese.
La qualità dei prodotti ci ha colpito profondamente, poiché testimonia il livello elevato di formazione e professionalizzazione raggiunto dai detenuti.
Questo modello, che combina istruzione e formazione professionale concreta, ci ha offerto spunti importanti di riflessione su come il lavoro all'interno del carcere possa essere un potente strumento di reintegrazione sociale.
L'esperienza in Norvegia ci ha ispirato a considerare come alcune di queste pratiche innovative possano essere adattate e applicate anche in Italia, nelle strutture detentive con cui il CPIA 3 di Nuoro collabora.
L'idea di trasformare il tempo trascorso in carcere in un'opportunità di crescita personale e professionale non solo è auspicabile, ma rappresenta anche un modello di reinserimento che potrebbe migliorare significativamente il futuro di molte persone.
Grazie Erasmus+
In September, a group of teachers from CPIA 3 in Nuoro had a unique opportunity: to visit three prisons near Oslo, Norway, thanks to the Erasmus+ KA1 project.
This project, which promotes job shadowing experiences, allowed us to explore the European penitentiary system, focusing in particular on the Norwegian one, recognized for its innovative approach to rehabilitation.
Our trip was characterized by a warm welcome from Norwegian principals and colleagues, who accompanied us inside the prisons, letting us discover various spaces dedicated to education and work. We were impressed by the classrooms, where prisoners have the opportunity to continue their education, but also by the common spaces and recreational rooms, which contribute to creating a more human and stimulating environment inside the prison.
Moreover, what impressed further was the existence of small factories inside the prison. In these factories, prisoners produce a wide range of objects, such as kitchens, wooden houses, kitchen tools, chairs, tables and other everyday objects. These products are sold both in local shops and through large retailers, demonstrating that prisoners' work can have a real impact outside the prison walls. This type of activity represents a real opportunity for rehabilitation, as it allows prisoners to acquire professional skills that will be useful for their future. The possibility of acquiring a license to drive earthmoving vehicles: small and big bulldozers, tractors is very useful. At the end of the training process, the prisoner can obtain the jobs that in Norway are needed.
A particularly interesting example was the process of producing canoes for a major Norwegian company. The quality of the products deeply impressed us, as it demonstrates the high level of training and professionalization achieved by prisoners. This model, which combines education and concrete professional training, gave us an overview on how work inside prison can be a powerful tool for social reintegration.
The experience in Norway inspired us to consider how some of these innovative practices could be adapted and applied also in Italy, in the detention facilities with which CPIA 3 of Nuoro collaborates. The idea of transforming the time spent in prison into an opportunity for personal and professional growth is not only desirable, but also represents a model of reintegration that could significantly improve the future of many people.
Thank you Erasmus+