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Gender ageism

Superare il #GenderedAgeism: valorizzare le donne over 50 nel mondo del lavoro e della formazione

Superare il #GenderedAgeism: valorizzare le donne over 50 nel mondo del lavoro e della formazione

Viviamo in una società che spesso discrimina le donne sulla base di un doppio pregiudizio: quello di genere e quello legato all'età. Questo fenomeno, noto come gendered ageism, penalizza in particolare le donne over 50, escludendole dal mercato del lavoro, dalla formazione continua e dalla partecipazione attiva alla vita sociale e culturale. Ma come possiamo superare questi ostacoli?

1. Sensibilizzare e cambiare la narrazioneI media e le istituzioni devono promuovere una rappresentazione positiva delle donne over 50, riconoscendo il loro valore, le loro competenze e il contributo che possono offrire alla società.

2. Investire nella formazione e nel reskillingL'apprendimento permanente è essenziale per combattere l'esclusione. Programmi di aggiornamento professionale e percorsi di mentoring possono aiutare le donne a rimanere competitive nel mondo del lavoro e a esplorare nuove opportunità.

3. Favorire politiche aziendali inclusiveLe imprese devono adottare pratiche di assunzione e sviluppo delle risorse umane che eliminino i bias legati all'età e al genere, valorizzando l'esperienza e la diversità generazionale nei team di lavoro.

4. Promuovere reti di supporto e empowermentCreare spazi di condivisione e networking aiuta le donne over 50 a rafforzare la fiducia in sé stesse, a far sentire la propria voce e a trovare nuove opportunità professionali e personali.

5. Coinvolgere le istituzioniPolitiche pubbliche mirate, incentivi per le aziende e programmi di reinserimento lavorativo possono favorire una maggiore equità e contrastare le discriminazioni.

L'Europa punta a promuovere un'educazione inclusiva e una società equa per tutte le età. Per superare il gendered ageism, è necessario un impegno collettivo che coinvolga cittadini, istituzioni, aziende e il mondo della formazione.

Quali esperienze o buone pratiche conoscete per contrastare questa forma di discriminazione? Condividiamole su #EPALE per costruire insieme un futuro più equo!

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