Erasmus+ EDA- Educazione in carcere



ERASMUS+ EDA - EDUCAZIONE IN CARCERE: L’U.S.R. PER IL PIEMONTE ACCOGLIE L’ESPERTA FINLANDESE SUSANNA FABRITIUS-HAVERINEN

Torino, aprile 2025 – Tre giorni intensi di confronto, formazione e progettazione condivisa: è questo il cuore della visita in Piemonte di Susanna Fabritius-Haverinen, voce autorevole dell’educazione penitenziaria finlandese; docente di Pedagogical Studies presso l’Università di Helsinki, con oltre vent’anni di esperienza maturata in cinque istituti penitenziari della Finlandia meridionale, Susanna Fabritius-Haverinen ha portato in Piemonte una visione pedagogica fondata sulla psicologia positiva e sull’approccio basato sui punti di forza del singolo.
Tra i suoi ambiti di specializzazione emergono la progettazione di percorsi educativi individualizzati per studenti detenuti, la formazione del personale penitenziario e l’approccio didattico inclusivo per studenti detenuti con background migratorio o con bisogni educativi speciali come l’ADHD.
In arrivo dallo Spesia Vocational Institute di Helsinki, la professoressa è stata accolta dalla prof.ssa Sofia Di Carluccio, referente con la prof.ssa Antonietta Centolanze del Consorzio Erasmus+ EDA con capofila l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte (USR), nell’ambito di un'iniziativa volta a rafforzare la formazione degli insegnanti operanti negli istituti penitenziari piemontesi.
La visita, svoltasi dal 14 al 16 aprile, ha offerto uno spaccato prezioso su metodi, approcci e strategie educative adottate nel sistema finlandese per favorire il reinserimento sociale dei detenuti attraverso l’istruzione.
PROSEGUONO LE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE CONGIUNTA ISTRUZIONE - GIUSTIZIA
Il programma è frutto della lunga e proficua collaborazione dell’USR con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Piemonte, con il Centro di Giustizia Minorile per il Piemonte e con gli istituti Scolastici con percorsi di I e II livello anche presso gli Istituti Penitenziari.
L’INCONTRO CON I DOCENTI DELLA CASA CIRCONDARIALE LORUSSO E CUTUGNO DI TORINO
Il 14 aprile Susanna Fabritius-Haverinen ha visitato la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, dove ha incontrato i docenti delle quattro scuole attive all’interno dell’istituto: il Cpia “Paulo Freire” di Torino e gli Istituti superiori con percorsi di II livello in carcere, l’IIS “G. Plana” l’IIS “C. I. Giulio” e il Primo Liceo Artistico. L’incontro formativo ha avuto come obiettivo avviare un dialogo sui bisogni educativi degli studenti detenuti, promuovendo approcci centrati sulla persona e sul potenziamento delle competenze.
PEER TUTORING CON I DOCENTI DELL’IPM “FERRANTE APORTI” DI TORINO
Il 15 aprile, accompagnata dalla Dirigente dell’Ufficio II dell’USR per il Piemonte, dott.ssa Laura Bergonzi e dal dott. Claudio Menzio, Dirigente Scolastico del CPIA 3 “Tullio De Mauro”, l’esperta si è recata all’IPM “Ferrante Aporti”, dove ha lavorato nelle classi fianco a fianco con le insegnanti del CPIA 3 in un’intensa sessione di co-progettazione educativa. Qui la formazione ha preso la forma del peer tutoring, in uno scambio tra pari volto a valorizzare l’esperienza sul campo e la riflessione condivisa. Il momento formativo ha coinvolto non solo i docenti ma anche educatori e mediatori culturali, e chiaramente i ragazzi che si sono mostrati molto interessati ed entusiasti per la novità.
L’INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL CPIA 2 TORINO
Il 16 aprile, la visita si è conclusa presso il CPIA 2 Torino, con una giornata di attività formative focalizzate sulla costruzione di percorsi personalizzati per studenti adulti. La Dirigente Scolastica dott.ssa Angela Cogliano con il prof. Antonello Marchese hanno accompagnato Susanna Fabritius a visitare Villa della Regina dove ha incontrato le donne che frequentano la “Scuola delle mamme”; di seguito presso la sede del CPIA sono state realizzate attività di orientamento in collaborazione con le scuole con percorsi di II livello.
Questi ed altri temi sono stati oggetto di un webinar che ha visto ampia partecipazione di docenti piemontesi impegnati nell’EDA in carcere. La relatrice ha posto il focus sul tema cruciale dell’importanza di reti interdisciplinari per un’educazione penitenziaria che porti ad un vero reinserimento sociale.
Questa mobilità all’interno del programma Erasmus+ non è stata soltanto un’opportunità formativa, ma un vero e proprio ponte tra culture educative differenti. Il confronto tra pratiche italiane e finlandesi ha acceso un dialogo che potrà tradursi in nuove progettualità comuni, rafforzando il ruolo delle scuole per adulti come attori chiave nel processo di rieducazione e reinserimento sociale e confermando quanto l’Europa dell’istruzione possa farsi spazio condiviso di crescita, innovazione e giustizia sociale.

Per conoscere altri particolari su questa esperienza si rimanda al sito dell’U.S.R. per il Piemonte, area Consorzio Erasmus+ EDA sezione Disseminazione Esperienze
https://www.istruzionepiemonte.it/erasmusplus/eda/esperienze/