Le parole contano: l'inclusione LGBTIQA+ è (anche) linguaggio (workshop online)


Qual è il rapporto tra comunicazione e discriminazione? Come si mette in pratica il linguaggio inclusivo?
Questo laboratorio online offrirà a tutte le persone partecipanti una panoramica su diversi temi e approcci, che hanno però un obiettivo comune: contribuire all'abbattimento delle barriere e degli ostacoli che le persone LGBTIQA+ affrontano ogni giorno, soprattutto in ambienti come quelli della salute mentale, dell'orientamento e del supporto psicologico.
Cosa si apprenderà?
—Si familiarizzerà con la sfera delle competenze di base, linguistiche e terminologiche LGBTIQA+, coprendo la sfera degli orientamenti e quelle delle identità di genere
—Si rifletterà insieme su quali sono ancora oggi le più rilevanti barriere per le persone LGBTIQA+ un po' ovunque, approfondendo soprattutto l'ambito della promozione della salute mentale in Europa
—Si approfondiranno e metteranno in pratica alcuni approcci comunicativi e relazionali di tipo affermativo, pensati per potenziare le competenze trasversali di psicologi, counselor e tutor e anche per rendere, in modo molto pratico, più inclusivi i loro setting di ascolto
A chi è rivolto?
Pensato soprattutto per psicologi e counselor che operano negli sportelli d'ascolto, il laboratorio è però rivolto anche a tutte le persone che, in vario modo e con strumenti diversi, si occupano e si relazionano con famiglie, giovani adulti e persone LGBTIQA+ di ogni età: per esempio tutor, mediatori culturali, operatori sociali, volontari, facilitatori e formatori. Il laboratorio si terrà in italiano ma le risorse educative, di libero utilizzo e fruizione, saranno disponibili anche in inglese.
Quanto dura?
Il laboratorio durerà circa 2 ore, è online ed è disegnato in modalità interattiva e partecipata. Il 7 ottobre è il primo appuntamento, a cui ne seguiranno altri, a cadenza bi-trisettimanale e fino a gennaio 2025. I laboratori si terranno sempre in orario tardo pomeridiano/serale.
Chi lo organizza? Che cos'è?
L'attività è promossa e organizzata dall'associazione culturale Close in the Distance e nel dettaglio dai suoi soci, psicoterapeuti, formatori ed esperti in facilitazione educativa.
Il nostro laboratorio, così come quelli che verranno, è una parte molto importante del nostro progetto Erasmus+ "Pitch Perfect - migliorare le capacità comunicative di psicologi e counselor nei confronti delle persone LGBTQ con carte da gioco illustrate", un KA210 nel settore dell'educazione degli adulti, coordinato proprio dall'associazione culturale Close in the Distance.
L'obiettivo del progetto è proprio quello di sviluppare diverse risorse in tema di linguaggio inclusivo, contribuendo ad abbattere abbattere le barriere e gli ostacoli all'inclusione delle persone LGBTIQA+ in luoghi come gli sportelli d'ascolto, i servizi sanitari, ma anche i luoghi di orientamento, tutoraggio e supporto alle famiglie.
Per registrarsi:
https://forms.gle/F2GiPmMjX7P24hTBA
1. Affrontare il tema dell'inclusione delle persone LGBTIQA+ da un punto di vista diverso, concentrandosi sulla comunicazione, sul linguaggio, sulle parole che pronunciamo quotidianamente
2. Mettere in pratica alcune metodologie educative non professionali, spaziando dall'ascolto affermativo alla competenza culturale
3. Fare rete e networking per moltiplicare gli spazi e le occasioni a sostegno dell'inclusione delle persone LGBTIQA+, in Italia e in Europa
2. Familiarizzazione con metodologie di ascolto non professionalizzate, volte a promuovere la cultura delle differenze
3. Rafforzamento delle soft skills in ambito inclusivo, soprattutto per chi lavora con giovani adulti, famiglie, genitori e persone LGBTIQA+ (per esempio psicologi, counselor, operatori sociali, tutor, mediatori, facilitatori)
4. Potenziamento dell'intelligenza emotiva, delle proprie capacità empatiche e cognitive.