Intervista a Charlotte Prévost, responsabile dell'unità di accompagnamento al successo scolastico di Croix-Rouge Compétence (France)



[Traduzione : EPALE Francia]
Intervista a Charlotte Prévost, responsabile dell'unità di accompagnamento al successo scolastico di Croix-Rouge Compétence nella regione Nuova Aquitania
Dopo aver lavorato per 5 anni come insegnante nel sistema educativo nazionale, in scuole dei cosiddetti QPV (quartier prioritaire de la politique de la ville - ndt. quartiere prioritario della politica cittadina), dove gli studenti sono vulnerabili sia dal punto di vista sociale che pedagogico, Charlotte si è resa conto di quanto, per svilupparsi, abbiano bisogno di essere presi in considerazione in tutte le sfere del loro ambiente sociale, culturale ed educativo. Allo stesso tempo, è stata formatrice PSC1 (Prévention et Service Civique - ndt. Prevenzione e Servizio Civile) per il Ministero dell'Istruzione nazionale francese, e ha formato sia studenti che insegnanti. Dopo aver conseguito un Master di secondo livello in Pratiche di Ingegneria della Formazione, con una specializzazione in Mediazione e Mediatizzazione delle conoscenze, ha partecipato per un anno a un progetto di ricerca presso l'Università di Bordeaux sulla Perseveranza Scolastica e poi è entrata a far parte di Croix Rouge Compétence in Nuova Aquitania (CRC NA). Da settembre 2023, è responsabile del “pôle d’accompagnement à la réussite”, che chiameremo in italiano l’unità di accompagnamento al successo scolastico.
Che cos'è l’unità di accompagnamento al successo scolastico?
L’unità di accompagnamento al successo scolastico è un servizio sviluppato e sostenuto da Croix-Rouge Compétences Nuova Aquitania, destinato a essere esteso ad altre regioni. Volevamo lavorare per limitare il rischio di abbandono scolastico nei nostri istituti. A tal fine, a seguito di un'indagine interna ed esterna, abbiamo individuato la possibilità di intervenire su una serie di ostacoli periferici che talvolta causano l'abbandono dei corsi di formazione da parte dei frequentanti. Inizialmente, abbiamo fatto il punto su ciò che già esisteva nei nostri istituti in termini di accompagnamento. Abbiamo quindi creato dei dispositivi specifici volti a centralizzare i bisogni identificati e le risposte che siamo in grado di fornire. In questo modo, abbiamo messo in evidenza ciò che resta da sviluppare.
Sappiamo che alcuni studenti si trovano in condizioni finanziarie molto difficili, se non addirittura insostenibili: una situazione del genere è un vero e proprio fardello mentale, che rende impossibile dedicare il 100% del proprio tempo agli studi. Per questo abbiamo una Sezione di Ascolto e Supporto che li indirizza verso i professionisti giusti a seconda degli ostacoli che incontrano. Quest'anno hanno partecipato oltre 150 studenti. Ci affidiamo alla rete delle organizzazioni di volontariato quando abbiamo bisogno di aiuti alimentari d'emergenza, cosa che accade regolarmente. Abbiamo anche una rete di consulenti per la disabilità che lavorano per garantire l'inclusione degli studenti riconosciuti come lavoratori disabili (RQTH - reconnaissance de la qualité de travailleur handicapé - ndt. riconoscimento dello statuto di lavoratore disabile), o con esigenze particolari, proponendo strutture adeguate. Ci impegniamo inoltre a lavorare sul tema del sostegno educativo e dello sviluppo di competenze psicosociali.
Chi collabora con te e con chi collabori tu?
Lavoro con tutti: le segreterie, il Centro di Formazione Apprendisti (CFA) della Croce Rossa, i formatori, i responsabili pedagogici, la direzione, l'ufficio relazioni internazionali e così via.
L'idea è quella di sostenere il lavoro di ciascun settore e di assicurare che i sistemi di accompagnamento siano equi in tutte le sedi della regione. Due persone lavorano con me nella divisione: Emilie Kutina sta seguendo un corso di formazione per diventare consulente per l'inserimento professionale (CIP) e lavora molto sulle iniziative di inserimento, per l’appunto, e prequalifica. Mathieu Garnier, il nostro coordinatore “giovani”, sta lavorando sul tema dell'impegno, del senso di appartenenza e dello sviluppo di una dinamica sport-salute all'interno degli istituti. Une equipe straordinaria!
Se dico innovazione sociale tu mi dici...?
Direi: impatto sociale, co-creazione, economia circolare e condivisione delle conoscenze. Significa generare un impatto positivo sulla società affrontando le sfide sociali e promuovendo uno sviluppo sostenibile a lungo termine, fornendo soluzioni finanziariamente valide, socialmente eque e responsabili dal punto di vista ambientale. Negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi progetti con un forte impatto locale.
I progetti di cui vai particolarmente fiera?
Sono orgogliosa di aver partecipato alla creazione dell’unità di accompagnamento al successo scolastico e di assistere al suo sviluppo, in particolare quando gli studenti che hanno seguito i corsi di consolidazione delle competenze acquisiscono fiducia, superano gli esami e dedicano un po’ di tempo per venirci a trovare e raccontarci del loro successo.
Se dico educazione degli adulti tu rispondi...?
È una fantastica opportunità per aiutare ancora più persone a sviluppare le proprie capacità e per tutta la vita. Si tratta di un mondo di possibilità, con un ampio margine per nuovi progetti entusiasmanti!
Voglia di Europa?
Ho scoperto i progetti europei in qualità di formatrice per azioni di prequalifica, ovvero nella maggior parte dei casi con persone che sono molto lontane dal mondo del lavoro e della formazione.
L'Ufficio Relazioni Internazionali di Croix-Rouge Compétences mi ha presentato il metodo “Cliché” sviluppato nell'ambito del progetto europeo “Change of view” che è stato molto utile per la mia formazione. È un metodo che utilizza le pratiche narrative per aiutare le persone a prendere coscienza del loro potere di agire, attraverso il racconto della loro storia personale e la condivisione con i loro pari. L'ho usato molto e ho visto effetti immediati sulla maggior parte degli studenti. Si tratta di scambi toccanti che ci permettono di scoprirli da un punto di vista diverso e che innescano cambiamenti abbastanza sorprendenti nell'approccio al loro percorso formativo.
Per alcune delle nostre attività riceviamo anche il sostegno dell'Europa. La prossima fase sarà forse un progetto su più ampia scala, con scambi di pratiche tra Paesi diversi. Sulla base di un'esigenza identificata, nel nostro caso la lotta contro l'abbandono scolastico e il disimpegno degli studenti, si possono trovare diverse soluzioni, e lo scambio tra pari è una soluzione reale per condurre una riflessione di fondo, pensare alle cose in modo diverso, scoprire altri modi di lavorare...
Quindi, se qualche potenziale partner europeo sta leggendo questa intervista, non esiti a contattarmi: charlotte.prevost@croix-rouge.fr!

Commento
Complimenti
Molto interessante!
Très intéressant, notamment…
Très intéressant, notamment sur l'intérêt de la coopération européenne pour des projets sur la formation des adultes les plus éloignés de la formation et de l'emploi.