Un hackathon, tante idee
Il 9 e 10 novembre si è svolto l’Epale Edu Hack, l’evento-competizione rivolto ai docenti e agli studenti dei CPIA d’Italia che si sono sfidati nella progettazione di ambienti di apprendimento digitali per la didattica a distanza e in presenza.
Durante le due giornate di lavoro in parallelo, ogni squadra ha avuto la possibilità di confrontarsi ed essere supportata da mentori esperti in strategie di comunicazione digitale, disegno grafico, digital storytelling, web, piattaforme di collaborazione e quanto altro potesse essere di supporto alla progettazione dei partecipanti.
Lauren Chmiel, dal Main stage del DigiEduHack di Lubiana, l’evento europeo all’interno del quale si colloca l’hackathon di Epale, è intervenuto per un saluto di incoraggiamento ai partecipanti prima dell’inizio della fase finale della competizione.
La presentazione dei progetti, le sfide e l’annuncio da parte della giuria delle tre squadre finaliste si sono svolti in diretta Facebook dalla pagina ufficiale di Epale Italia. La giuria – composta da Fulvio Ananasso, degli Stati Generali dell'Innovazione, Elisabetta Cogotti, USR Sardegna - Area Formazione professionale, Educazione Adulti, Andrea Bedorin di All Digital AISBL, Lorenzo Guasti, tecnologo ricercatore di Indire e Annamaria Cacchione, ricercatrice di Indire settore IdA - ha inoltre voluto assegnare un riconoscimento speciale al progetto i cui risultati sono stati valutati maggiormente in linea con i criteri di inclusività, sostenibilità, socialità e senso di appartenenza alla comunità stabiliti dal Regolamento.
I progetti
I giurati hanno apprezzato la grande varietà delle proposte, dal punto di vista tematico, della trasferibilità delle soluzioni tecnologiche e informatiche proposte e della risposta ai bisogni dei discenti e della comunità locale. È stata anche sottolineata la bravura delle squadre nel portare a termine i progetti pur in così poco tempo.
Le squadre si sono collegate all’evento dalle diverse sedi scolastiche, qui gli studenti e i docenti coinvolti hanno presentato i loro lavori in un ambiente dinamico e positivo, plurilingue e multiculturale, dove ogni singolo partecipante è risultato protagonista di un lavoro collettivo e, come è proprio di un hackathon, partecipativo!
Breve descrizione dei progetti realizzati:
CPIA 2 Firenze – IDEAL CPIA
Lavoro di produzione di una piattaforma per rispondere in modo efficace alle eventuali assenze, urgenze e necessità degli studenti adulti. Tale ambiente è strutturato come uno spazio laboratoriale online dove gli alunni possono socializzare, incontrarsi e dedicarsi allo studio individuale e/o di gruppo, oltre il tempo scuola delle lezioni, per l’apprendimento e il dibattito sui temi emersi durante le lezioni in classe o per lo studio tramite pacchetti di ore erogati in modalità e-learning con supporti tecnologici da usare dentro e fuori l’aula vera e propria.
CPIA 4 Roma - #INTEGRA
Una web App contenente una vasta gamma di contenuti - prodotti dai docenti, dagli studenti e dagli enti del territorio- utile per l’orientamento, la didattica integrata, l’apprendimento formale e non formale e comprendente anche una sezione dedicata ai portfolio degli studenti con indicati i percorsi svolti, le competenze e il curriculum vitae.
CPIA Lecco – IL MONDO IN PIAZZA
Gli studenti del CPIA di Lecco con i loro docenti hanno realizzato una piattaforma dove è possibile pubblicare contenuti e video, informarsi, aiutare gli altri studenti a capire alcuni aspetti della vita quotidiana e del mondo della scuola, trovare materiali per cercare in modo efficace lavoro, imparare ad usare le App di Google e gli strumenti informatici. La piattaforma è divisa nelle seguenti sezioni: Scuola, Vita quotidiana, Lavoro e Tecnologia.
Visita Il mondo in piazza:
http://ilmondoinpiazza.netsons.org/
CPIA Savona – Strumenti digitali per il CPIA del futuro: tra comunicazione e didattica
Il progetto del CPIA di Savona focalizza gli strumenti digitali nel CPIA del futuro nella prospettiva dello storytelling mettendo a sistema i bisogni formativi degli studenti, la didattica e l'accesso ai servizi digitali della scuola e del territorio. Con il digital storytelling i corsisti: si raccontano, raccontano il CPIA, guidano gli altri corsisti e partecipano a classi “capovolte”.
CPIA 2 Bergamo – PAROLE IN TASCA
Il progetto “Parole in tasca” ha coinvolto un team di studenti per creare un dizionario digitale "tascabile" di italiano di base che possa essere utile nella vita di tutti i giorni non solo degli iscritti dei corsi di alfabetizzazione, ma a chiunque voglia apprendere la lingua italiana. Le parole del dizionario digitale sono raggruppate per tema, è possibile ascoltare la corretta pronuncia ed è possibile contribuire ad arricchire il dizionario inserendo nuove parole!
CPIA 3 Torino - O – MAPS
Partendo da una mappa standardizzata, che racconta un territorio piatto e asettico, gli studenti e i docenti del CPIA hanno creato una mappa personalizzata che rappresenta il territorio che gli studenti abitano, raccontato con parole loro. La mappa rappresenta in primis la zona di Moncalieri e poi parti della città di Torino, i luoghi di chi è appena arrivato, di chi ci vive da più tempo e la conosce meglio di altri o di chi ci ha vissuto. Gli studenti hanno scritto da soli la descrizione del luogo in italiano e hanno aggiunto un audio nella loro lingua madre. La mappa verrà utilizzata all’interno della scuola e il link di riferimento verrà inviato di volta in volta ai neoarrivati che ancora non conoscono il territorio in cui vivono.
Visita O-Maps:
CPIA Napoli Città 2- SAME MISTAKES
Gli studenti stranieri del CPIA di Napoli Città 2 ripercorrono gli errori comuni che fanno nell’uso della lingua italiana a causa dell’influenza della lingua madre o di altre lingue parlate. “Same mistakes” è dunque una futura App che nasce con lo scopo di aiutare gli studenti stranieri e migranti ad imparare l’italiano senza confondersi con le altre lingue che parlano e riconoscendo i “false friends”. La App potrà essere scaricata gratuitamente dagli studenti e sarà usata in classe nella didattica come strumento di inclusività e socialità.
CPIA di Viterbo Roma – CPIAMICO TOGETHER WE CAN
Gli studenti del CPIA rappresentano una ricchezza di culture, abitudini, tradizioni che devono essere tutelate, espresse e condivise. Questo il punto di partenza del progetto CPIAMICO, un CPIA digitale sempre aperto e disponibile, con attività e risorse didattiche caricate su Moodle, un gruppo privato Facebook, una rete di supporto quotidiano per chiunque abbia bisogno, una rubrica di intercultura creata dagli studenti per condividere esperienze di vita e curiosità nate dall'incontro tra le loro diverse culture.
CPIA Terni 1 - RIDEFINIAMO(CI) WE REDEFINE
Il progetto si propone di colmare il gap esistente tra il mondo del lavoro e il mondo della scuola, dell’educazione formale. Gli studenti hanno individuato i loro bisogni principali e immaginato il loro CPIA del futuro, un CPIA collegato al territorio, alle agenzie formative, al lavoro, un CPIA senza barriere e con spazi virtuali di apprendimento. Il progetto utilizza Hubs di Mozzilla per creare questo spazio virtuale di confronto e interazione non solo con il territorio, ma anche con le realtà nazionali che operano nel settore dell’educazione degli adulti. Nel CPIA creato con Hubs si avrà accesso a un ampio numero di funzionalità per collaborare e comunicare liberamente con le altre persone che si uniscono allo spazio virtuale e decidono di vivere una esperienza diversa da quella che normalmente si vive nell’apprendimento scolastico.
CPIA BAT (Andria) – LE FAVE DI FEDERICO
Realizzazione di un “learnig object” consistente in un video e una presentazione Canva sull'oggetto storico di riferimento, ovvero Federico II, lontano da varie mitizzazioni che l'hanno frequentemente connotato, con una descrizione dei piatti e delle ricette medievali che amava mangiare, in primis la zuppa di fave! Il learning object valorizza le competenze informali dei corsisti, li avvicina alla cultura e al territorio in cui vivono, facilità l’inclusione nel tessuto sociale.
Il territorio
Molti dei progetti sopra descritti sono stati realizzati con la collaborazione di enti del territorio di appartenenza dei CPIA. Tutti i progetti riflettono il bisogno degli studenti adulti, spesso di nazionalità non italiana, di creare uno stretto legame con il territorio nel quale vivono e operano e, di conseguenza, il ruolo e le potenzialità che i CPIA hanno come reti e come servizio alla comunità.
I finalisti
Primo classificato:
CPIA 2 Bergamo con il progetto "Parole in tasca"
Secondo classificato:
CPIA Roma Viterbo con il progetto "CPIAmico per inclusione e digitalizzazione"
Terzo classificato:
CPIA Fabrizio De André di Lecco con il progetto "Il mondo in piazza"
Menzione della giuria:
CPIA 3 Torino con il progetto "O-MAPS" per lo sviluppo completo dell’idea innovativa e il legame con il territorio. La mappa collettiva e comunitaria è simbolo di una scuola che fa rete, che esiste sul territorio, che lo vive insieme ai suoi studenti, che aiuta ad orientarsi e che contiene il contributo di tutti.
“Epale Edu Hack. Progettiamo insieme il CPIA del futuro” è stato promosso dall’Unità EPALE Italia in collaborazione con EGInA Foligno e la Rete di scopo nazionale ICT IdA della Ridap, ed è parte degli eventi ufficiali del DigiEduHack, la manifestazione internazionale promossa dalla Commissione europea che ogni anno mobilita la comunità educante a tutti i livelli per valorizzare l’educazione digitale.
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