Transizione digitale e opportunità per la scuola
L’emergenza creata dalla pandemia ha mostrato l’enorme impatto del digitale in tutti i settori accelerando in modo esponenziale la transizione digitale. Dalla sanità all’educazione, dall’economia all’ambiente, la transizione digitale, se opportunamente controllata e regolata, ha il potere di migliorare la qualità della vita.
La Commissione Europea ha indicato la transizione digitale e in particolare un’Europa pronta per l’era digitale come una delle sue sei priorità, identificando una bussola guida per le politiche e gli investimenti per i prossimi anni, basata su quattro punti cardine: competenze, infrastrutture digitali sostenibili, trasformazione digitale delle imprese, digitalizzazione dei servizi pubblici.
All’interno di questa visione ed azione per un’Europa Digitale, la Commissione ha adottato anche il Piano d’Azione per l’Istruzione Digitale, un’iniziativa per “sostenere l’adeguamento sostenibile ed efficace dei sistemi di istruzione e formazione degli Stati membri dell’UE all’era digitale”. Per il raggiungimento di questo obiettivo e di uno Spazio Europeo d’Istruzione, il Piano ha due priorità: promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale (infrastrutture, qualità della connessione, insegnanti preparati sul digitale, contenuti formativi di qualità) e migliorare le competenze e le abilità digitali per la trasformazione digitale.
All’interno del progetto Erasmus+ DigiVET – Creating Digital Content with the Utilisation of Free Online Resources, abbiamo condotto una ricerca sulla trasformazione digitale nell’educazione professionale e sui bisogni e le sfide affrontate dagli insegnanti e formatori con l’educazione virtuale durante la pandemia. Dalla ricerca è emerso che prima della pandemia di COVID-19, l’educazione professionale era raramente di natura digitale e che gli insegnanti e formatori professionali italiani erano impreparati ad affrontare questa sfida.
Infatti, nel 2019, gli insegnanti Italiani erano agli ultimi posti tra i paesi OECD per la prontezza digitale. Questo è stato confermato dagli stessi insegnanti e formatori professionali che abbiamo intervistato per la ricerca che hanno sottolineato che, quando la pandemia è iniziata, loro non si sentivano pronti per la formazione professionale a distanza e che hanno migliorato le loro competenze grazie all’esperienza pratica a cui sono stati costretti. Gli intervistati hanno inoltre riportato che sentono forte il bisogno di una formazione sulle competenze digitali e in particolare su metodi di insegnamento innovativi che permettono un apprendimento partecipato. Inoltre, data la natura pratica dell’apprendimento professionale, hanno ribadito la necessità di conoscere e di saper usare strumenti e piattaforme digitali che permettano agli studenti di fare esperienza pratica nel loro campo di apprendimento. L’intelligenza artificiale e la realtà aumentata rappresentano, in questo caso, un’ opportunità unica per la transizione digitale nella formazione professionale perché permettono di fare esperienze pratiche professionalizzanti in modo virtuale.
Sviluppando le competenze sull’educazione digitale di insegnanti, formatori e studenti e facendoli entrare in contatto con strumenti e piattaforme che permettono di fare esperienza pratica in modo virtuale, si migliorerebbero la qualità e l’efficacia di questo settore che è uno dei settori chiave per il raggiungimento di un’Europa pronta per l’era digitale.
Il progetto DigiVET supporta questo obiettivo contribuendo alla formazione di insegnanti e formatori professionali, migliorando le loro capacità di sviluppare risorse educative e didattiche digitali.
E' possibile seguire le iniziative promosse da DigiVET sul sito del progetto o sulla pagina Facebook Community DigiVET.
Articolo scritto dall'associazione partner CSC Danilo Dolci (Italia) nel contesto del progetto DigiVET.