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Il carcere di Lucera (FG) apre le porte alla DaD

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Didattica a distanza via Jitsi nel carcere di Lucera.

Anche se con alcuni giorni di ritardo riprenderanno le lezioni per i detenuti della casa circondariale di Lucera(FG), iscritti ai percorsi formativi di alfabetizzazione linguistica, scuola media e primo biennio a cura del Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti di Foggia.

Il 14 maggio in ottemperanza alla nota del Ministero della Giustizia del 21/04/2020 si darà avvio alle attività a distanza presso il carcere di Lucera (FG), al fine di assicurare la continuità didattica, salvaguardare il diritto all’istruzione delle persone in esecuzione di pena e garantire l’espletamento degli esami conclusivi del ciclo di primo livello.

Partita dalla dirigente del CPIA 1 Foggia, prof.ssa Antonia Cavallone, e dal suo staff, la richiesta di attivazione della nuova modalità di apprendimento nell’Istituto Penitenziario di Lucera, ha trovato accoglimento, perché venisse garantito ai suoi iscritti in carcere il proseguimento dei corsi di istruzione mediante il sistema delle videoconferenze. L’idea iniziale, pur di raggiungere la popolazione carceraria, a cui non è consentito l’uso di Internet, era quella di coinvolgere le emittenti televisive locali nel trasmettere programmi ad hoc, che si sarebbero dovuti prendere a prestito da altre realtà territoriali. Progetto forse troppo ambizioso e complesso, che alla fine - e con l’allungamento dei tempi - ha trovato il suo giusto adattamento grazie alla collaborazione con la direzione della Casa Circondariale di Lucera, rappresentata dalla direttrice Patrizia Andrianello, dal comandante Daniela Occhionero, dal funzionario giuridico-pedagogico, Simona Salatto e dall'assistente capo coordinatore Raffaele Prencipe.

Si apre in questo modo anche per il carcere di Lucera la porta al futuro e all'innovazione, garantendo ai detenuti ospiti una quotidianità un po’ più serena e attiva.  La direzione e tutto il personale del carcere lucerino continueranno a svolgere il mandato istituzionale, attenendosi al rispetto delle regole vigenti per contenere il rischio di contagio: il tutto nelle modalità più adeguate ed opportune e nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza.

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Questa prima fase sperimentale, propedeutica agli esami finali, prevede un programma di video-lezioni sincrone sulla piattaforma Jitsi Meet. Dalle 9,30 alle 11,00 tre volte alla settimana gli insegnanti del CPIA 1 Foggia incontreranno i loro studenti “ristretti” di Lucera nello spazio virtuale offerto da Internet, dove daranno seguito a quanto già svolto in presenza e assicurato attraverso le dispense di studio, regolarmente fatte pervenire ai corsisti ogni dieci giorni a partire dal mese di marzo.

Il primo collegamento sarà dedicato alla presentazione del progetto, seguiranno le video lezioni di italiano, studi sociali, matematica, francese e tecnologia.

Certo le difficoltà soprattutto tecniche non mancheranno, ma lo staff del carcere e gli insegnanti del CPIA assicurano, per quanto nelle loro possibilità, di ridurre al minimo tutte quelle asperità che potranno inficiare l’intervento.

Per supportare ulteriormente l'apprendimento degli studenti attraverso le nuove tecnologie, il CPIA 1 Foggia - in un’ottica che vede l'emergenza come punto di partenza per potere proseguire ancora meglio in futuro - sta partecipando ad un bando PON, per l’acquisto di dispositivi digitali (computer e/o tablet) per la didattica a distanza da far pervenire alle sue sezioni carcerarie. Un ulteriore passo verso il cambiamento.

 

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Alfonso Rainone - Ambasciatore EPALE per la Puglia

 

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