Learning circles & Study circles… apprendere da protagonisti


Nel corso delle varie fasi della vita adulta l’apprendimento può essere definito come un processo che porta a progressivi cambiamenti. Essi avvengono come risultati di esperienze che presuppongono interazioni con l’ambiente, con un sistema di relazioni tra le persone e il loro contesto di vita personale e/o professionale.
Possiamo evidenziare tre vie, particolarmente significative, attraverso le quali l’apprendimento orienta, sostiene, accompagna l’adulto attraverso i vari passaggi professionali ed esistenziali.
La prima via propone apprendimenti per lo sviluppo della conoscenza utili al successo della propria carriera in quanto adulti.
La seconda via accompagna l’adulto a collocarsi criticamente nella realtà e nei contesti di vita per trasformarli per il bene comune.
La terza via nasce dove la persona adulta non si accontenta più soltanto delle prime due soluzioni e aspira ad un progetto di miglioramento del proprio saper essere nel mondo.
È attraverso questa terza via che l’educazione degli adulti raggiunge il livello di maggiore trasversalità, rispetto al target dei destinatari.
L’obiettivo infatti è quello di promuovere in età adulta e anziana, e ancor prima, il maggior numero di occasioni e di incontri (creazione di gruppi autoriflessivi, circoli di apprendimento e di circoli di studio…) per incoraggiare le persone, attraverso metodi attivi e partecipativi, ad apprendere con gli altri, dagli altri e attraverso la propria storia.
È una prospettiva formativa che non ammette scorciatoie, che richiede tempo, pazienza e coinvolgimento e metodologie appropriate. Il percorso è un paziente lavoro che accompagna e spinge a mettersi in movimento verso nuovi significati e nuove possibilità per la propria vita.
LÄR EJ FÖR SKOLAN UTAN FÖR LIVET… NON SI APPRENDE PER LA SCUOLA MA PER LA VITA
A tale proposito sul portale www.erasmusplus.it “l’educazione degli adulti comprende tutte le azioni educative, formali, non formali e informali rivolte all’educazione non professionale degli adulti e ai percorsi dell’apprendimento permanente non direttamente collegati al mercato del lavoro, e al di fuori della formazione professionale (VET) e dell’istruzione superiore”.
Dal confronto con i paesi scandinavi, grazie ad una mobilità dello staff finanziata da Erasmus+ nel settore Educazione degli adulti e alle attività di job shadowing presso Studieförbundet Vuxenskolan – SV Jämtland- Östersund in Svezia, sono emerse esperienze diverse che, nel corso degli anni, hanno permesso all’associazione GEAPOLIS di implementare la metodologia dei CIRCOLI DI APPRENDIMENTO e CIRCOLI DI STUDIO nelle proprie attività. (REPORT)
CREAZIONE DI CONOSCENZA E INTELLIGENZA COLLETTIVA
Il concetto di “circoli di apprendimento” come metodo di lavoro collaborativo e co-creativo, guidato dai partecipanti, è particolarmente diffuso nel contesto scandinavo e nordico in senso più ampio. Negli ultimi anni, a causa delle sfide legate alla cittadinanza attiva, alla coesione sociale e alle competenze richieste nei contesti sociali e professionali sempre più complessi, il metodo dei circoli di apprendimento è ritornato molto attuale, in contesti differenti e variegati, nei luoghi di lavoro sia del settore pubblico che privato, nonché nella società civile in senso più ampio. Comune a tutte queste iniziative è l'uso dell'apprendimento reciproco, attraverso il dialogo e lo scambio di esperienze in combinazione con il contributo teorico e professionale del facilitatore del circolo o di "ospiti" esterni.

L’essenza del Learning Circle, che porta a rispettare la saggezza collettiva e a confidare nel processo di creazione di una comprensione più profonda, rimane simile qualsiasi sia il contesto (rete o faccia a faccia) in cui lo si usa e qualsiasi sia la tipologia, ovvero circoli di apprendimento trasformativo, circoli di ricerca e circoli di studio.
Al motto scandinavo "niente è pratico come una buona teoria" si ispirano le attività di Learning Circle condivise su GEAPOLIS COMMUNITY (IN EVIDENZA)
C&C PROGRAMME. 10 YEAR RETROSPECTIVE. INTERVISTA A Bodil HENRIKSSON JOHANSSON
A distanza di dieci anni dalla mobilità di staff presso Vuxenskolan SV Jämtland (Svezia), organismo ospitante delle attività di job shadowing, abbiamo avuto l’occasione di incontrare di nuovo Bodil HENRIKSSON JOHANSSON, la nostra referente svedese, alla quale abbiamo rivolto alcune domande per conoscere più da vicino il funzionamento attuale dei circoli di studio e l’impatto delle attività sulla crescita delle persone e della comunità locale.

Parlare di benessere e della realizzazione della persona implica non solo fare riferimento alla condizione personale del singolo, al suo modo di percepirsi e pensare al suo progetto di vita. Significa anche comprendere l’ambiente sociale in cui la persona opera e che può essere causa della nascita di un certo problema.
Bodil: A tale proposito, i circoli di studio possono essere considerati come contributori chiave (educativi) allo sviluppo della comunità locale, favorendo nei partecipanti il miglioramento, la crescita e lo scambio di conoscenze, competenze e valori; rafforzando le relazioni interpersonali; aumentando le aspirazioni e l'autostima; aprendo spazi per l'acquisizione di nuove conoscenze e competenze; rafforzando e generando apprendimento creativo; contribuendo a una migliore qualità della vita all'interno delle comunità locali e a una maggiore coesione sociale.
Istruzione per adulti in Svezia: come è organizzata?
Bodil: Esistono organizzazioni ONG avviate decenni fa su base volontaria come complemento al normale sistema scolastico con l'obiettivo di offrire a tutti la possibilità di studiare insieme in piccoli gruppi varie materie di interesse comune.
Perché i circoli di studio? Qual è la loro funzione e i loro obiettivi?
Bodil: I circoli offrono l'opportunità di studiare materie di interesse individuale. Organizzati dai partecipanti stessi in piccoli gruppi, guidati da un leader scelto tra i membri del circolo o da una persona con adeguate conoscenze o competenze nella materia scelta. I circoli mirano all'interazione sociale, all'apprendimento reciproco, alle discussioni libere in un'atmosfera democratica. Gli obiettivi variano a seconda degli interessi dei partecipanti. Gli argomenti possono essere qualsiasi cosa, dalle lingue, alla storia, all'artigianato, alla caccia, alla pesca, alla forgiatura, alla tessitura, al cucito, alla danza, alla salute e al fitness, all'uso della tecnologia informatica, ecc. Non ci sono praticamente limiti.
Qual è il ruolo del leader del circolo?
Bodil: Il ruolo del leader è registrare i membri a ogni incontro, guidare le discussioni, supportare i membri del gruppo, essere il garante della democrazia interna, garantire a ogni partecipante l'opportunità di parlare liberamente.
Il ruolo del leader del circolo è anche quello di coordinatore e persona di contatto tra i partecipanti al circolo e l'organizzazione che ospita il circolo di studio.
Ci sono corsi per diventare leader del circolo?
Bodil: Sì. L'associazione/Studieförbundet organizza regolarmente corsi.
Quali argomenti possono essere discussi nei circoli di studio?
Bodil: Non ci sono limiti. Qualsiasi cosa scelgano i partecipanti.
Chi partecipa ai circoli di studio? Chi è il pubblico di riferimento?
Bodil: Tutti possono partecipare. Il pubblico di riferimento è il circolo stesso.
Quali sono le motivazioni?
Bodil: Spesso per imparare o/e praticare cose nuove, incontrare nuove persone, ampliare le proprie vedute, interazione sociale.
Sono attivi anche i circoli di studio virtuali? Come funzionano?
Bodil: Sì. Spesso un mix di in situ e virtuale. Nelle zone rurali può essere difficile partecipare di persona a ogni incontro. In quei casi puoi partecipare tramite Internet.
Quali sono i punti di forza dei circoli di studio? Quali sono i punti critici?
Bodil: I punti di forza sono le interazioni sociali. I punti critici possono essere il predominio di partecipanti più attivi e schietti in combinazione con un leader passivo.
Hai partecipato alle attività di qualche circolo di studio? Raccontaci un ricordo, un aneddoto particolare...
Bodil: Sì, diversi nel corso degli anni. Lingua, storia dell'arte, cultura italiana, genealogia, circoli di lettura. Qualche anno fa sono entrata a far parte di un circolo artistico e culturale italiano. Non sapevo allora che il leader del circolo fosse una dottoranda di ricerca. Non avevo mai imparato così tanto prima nella mia vita su... I cavalli del Papa attraverso la storia. Era la sua specializzazione all'Università. Si è rivelata un'insegnante eccellente e dopo il circolo un'eccellente guida in Italia.
C&C PROGRAMME. 10 YEAR RETROSPECTIVE. … Interview with Bodil HENRIKSSON JOHANSSON (En)
10 YEAR RETROSPECTIVE
LITSBOKEN 2015. När Italien möter Sverige och Piansano möter Litsbygden
STUDY CIRCLES IN SWEDEN. A GREAT WAY TO LEARN TOGETHER- Fotogallery
IMPLEMENTAZIONE
Tener vivo e far crescere l'impegno e la capacità di creare vita e cultura