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L’Ancoraggio territoriale dei progetti Erasmus. Testimonianze

Implementare sul territorio le esperienze di mobilità. Educazione degli adulti ed educazione professionale in dialogo

Perché il PROGRAMMA ERASMUS? Di cosa si tratta e come funziona? Quali le opportunità? Chi può partecipare?  In che modo implementare e dare seguito alle esperienze di mobilità europea? Quali i contesti di mobilità che favoriscono l’incontro e la sinergia tra educazione formale ed  educazione non formale?

Sono le domande che hanno orientato l’evento organizzato giovedì  17 ottobre 2024  presso la sede di OPENHUB LAZIO- Sede di Viterbo,  nell’ambito dell’appuntamento annuale dedicato agli ERASMUS DAYS 2024. 

Promossa da OPENHUB LAZIO Viterbo e co-progettata in collaborazione con l’associazione  culturale GEAPOLIS, l’associazione culturale Yarn Bombing Viterbo APS, e il  Polo Mobilità Internazionale  MFR  (Maison Familiale Rurale) de LA FORCE a Bergerac (Francia), l’iniziativa ha  presentato  i risultati di alcuni progetti di mobilità e cooperazione europea. Focus su tre specifiche priorità trasversali del programma: inclusione, sviluppo sostenibile, cittadinanza europea e sviluppo delle competenze digitali. 

Le testimonianze dirette dei partecipanti alle attività di mobilità ne hanno evidenziato il valore aggiunto,  sia in termini di opportunità qualificanti per la  crescita  personale e professionale,  sia in termini di potenziamento  delle sinergie e delle  competenze da re-investire  in attività di co-progettazione inclusiva sui territori. 

 

 

  • ANCORAGGIO TERRITORIALE DEI PROGETTI ERASMUS. Testimonianze  

L’Associazione Culturale Yarn Bombing Viterbo APS nasce nel 2014 con lo scopo di trasmettere alle future generazioni l’arte dei filati attraverso le antiche tecniche dell’uncinetto, maglia e macrame. Donne di età diversa si incontrano per apprendere i segreti delle arti antiche e revisionarle in chiave moderna. Nascono così tante creazioni originali, bizzarre e fantasiose usate come street art per puntare l’attenzione su tematiche sociali. Dal 5 al 9 Febbraio 2024 una delegazione di Yarn Bombing Viterbo, è stata ospite presso la MFR (Maison Familiale Rurale) de la Force, Bergerac (Francia), nell’ambito di un progetto Erasmus+ sulla formazione professionale. Alcune rappresentanti dell’associazione sono state invitate come esperti dell’arte dei filati e della creatività. Tali competenze specifiche hanno creato le premesse per affrontare temi importanti quali la cittadinanza, lo sviluppo sostenibile, l’inclusione, la lotta alla violenza sulle donne, per citare solo alcuni esempi. La collaborazione a questo progetto, rivolto ai giovani studenti europei ha contribuito attivamente a promuovere inclusione,  dialogo intergenerazionale e interculturale.

 “Le arte del filo”  come trait d’union con la testimonianza dell’associazione GEAPOLIS, che ha inquadrato  il tema dell’educazione degli adulti e della formazione professionale nel comune terreno delle competenze per la vita  e per il lavoro acquisite  nei vari contesti di apprendimento formale, non formale e informale.   Attraverso  il progetto di mobilità STEP by STEP Assessment of experiential learning for Individual and Collective Empowerment e in continuità con il progetto EURE.K, l’associazione GEAPOLIS ha condiviso lo stato dell’arte di  una ricerca-azione sul tema del riconoscimento e della validazione delle competenze da esperienza acquisite in ambito associativo. Le arti del filo e le arti tessili si sono rivelate le realtà più interessanti da cui partire.  L’obiettivo quello di promuove la cultura della qualità e della valutazione  per valorizzare il capitale umano delle associazioni: rendere più consapevoli i volontari del loro patrimonio di conoscenze e capacità e le organizzazioni del loro potenziale interno, rafforzando la spinta ad incidere in modo più competente  sul territorio.

 

 

  • «CULTIVER LES REUSSITES »  Á LA MFR DU BERGERACOIS

In che modo implementare e dare seguito alle esperienze di mobilità europea e internazionale? Questa la domanda che ha introdotto la testimonianza del responsabile del Polo Mobilità Internazionale della Maison Familiale Rurale du Bergeracois.

Le MFR del XXI secolo nascono da un’iniziativa locale. Esse  sono il culmine di un esperimento originale realizzato in un villaggio del Lot-et-Garonne, nel sud-ovest della Francia, nel 1935. Quell'anno, alcuni agricoltori inventarono una formazione “adattata” per compensare un sistema scolastico che non garantiva  i bisogni dei loro figli e della loro professione. Essa si basava sulla constatazione che l'educazione tradizionale non formava contadini ma piuttosto spingeva i giovani rurali ad abbandonare troppo presto gli studi o, per i più dotati, a partire per la città. Questi pionieri del movimento adottarono fin dall'inizio, tre principi fondamentali che hanno decretato il successo delle Case Rurali Familiari e che ancora oggi ne regolano lo sviluppo:

• Consentire alle famiglie di esercitare pienamente le proprie responsabilità educative

• Contribuire all'evoluzione dell'ambiente rurale e del territorio

• Preparare i giovani ad integrarsi e ad essere attori nella società.

La caratteristica principale delle Case Famiglia Rurali è quella di essere allo stesso tempo  un movimento associativo familiare radicato nei territori e nel tessuto sociale e, contemporaneamente,  un movimento educativo. Le mobilità all’estero promosse da MFR costituiscono uno spazio privilegiato di apertura socio-culturale, di comprensione e rispetto per gli altri, di autonomizzazione, di iniziazione alla vita comunitaria e di gruppo. 

Partendo dallo slogan “MFR Cultivons les Réussites”  à la MFR du Bergeracois”, Julien Piovesan,   responsabile del Polo Mobilità Internazionale della Maison Familiale Rurale du Bergeracois  (in collegamento virtuale),  ha presentato le opzioni proposte dal Centro di formazione con un particolare riferimento al percorso  “L’Année Autrement”. Si tratta di  un percorso di formazione continua. L'Année Autrement offre un supporto personalizzato per l'elaborazione e la realizzazione di un progetto professionale all'estero sviluppando competenze.

È un'opportunità per dare alla propria carriera una dimensione internazionale. Si tratta di svolgere un tirocinio di 6 mesi all'estero, di beneficiare dell'esperienza del MFR in termini di sostegno ai progetti professionali internazionali e di ricevere un sostegno finanziario dal programma Erasmus+ durante il periodo di tirocinio all'estero.

Questo programma è aperto a chiunque abbia raggiunto la maggiore età, sia residente in Francia e non abbia un lavoro o una formazione. É supportato da Pôle Emploi, Missioni Locali e Unione Nazionale della MFR.

Gli obiettivi comprendono l'acquisizione di competenze professionali, lo sviluppo dell'autonomia, l'arricchimento del corso, l'apertura al mondo e il miglioramento delle competenze linguistiche.

Le MFR sono “scuole d’esperienza”. Attraverso il loro approccio didattico, cercano di sostenere la trasformazione del vissuto in esperienza, competenze e conoscenze. Sono guidate da valori umani e dalle esigenze degli attori locali.

Per saperne di più https://mfrdu-bergeracois.fr/mobilite-a-letranger/

 

  • IMPLEMENTARE SUL TERRITORIO LE ESPERIENZE DI MOBILITÁ. Sinergie & Intersezioni con il modello MFR (Maison Familiale Rurale)

La testimonianza del responsabile del Polo Mobilità Internazionale della Maison Familiale Rurale du Bergeracois  ha collocato la progettazione e l’implementazione dei progetti di mobilità nel quadro del contesto e degli obiettivi  partecipativi  che caratterizzano  le MFR francesi. Tuttavia, si tratta  del terreno comune che ha permesso di mettere a confronto e in dialogo gli ambienti di apprendimento informali e non formali delle associazioni GEAPOLIS e YARN BOMBING con l’approccio formale del modello MFR (MAISON FAMILIALE RURALE): “Dare a tutti, qualunque sia il loro background e le loro capacità, la possibilità di formarsi e diventare attore della propria comunità”

Questo è ciò che anima il lavoro sia dei responsabili e delle équipe educative delle Case Famiglia Rurali, sia dei volontari in ambito associativo, a partire dall’impegno di individuare i diversi attori sociali della comunità,  insieme ai quali intercettare  i bisogni formativi sul  territorio tenendo conto di alcuni aspetti specifici: 

  • Rafforzare il senso di appartenenza alla comunità, intesa non solo come accezione territoriale, ma anche relazionale, potenziando un modo di pensare che permetta di sentirsi “parte di un tutto integrato”. 

  • Lavorare sulle motivazioni e sui diversi interessi: in termini di servizio, di volontà di cambiamento, di giustizia e di difesa dei diritti, ma anche di solidarietà e di apertura cognitiva.

  • Sviluppare una buona comunicazione: sia interna alle organizzazioni, al gruppo, sia con i partner esterni.             

  • Definire il tipo di impegno che ogni soggetto coinvolto si assume nei confronti degli altri. 

Si tratta di aspetti che caratterizzano la qualità di una progettazione sia dei contesti informali, non formali e formali di apprendimento. 

Ad essi si aggiungono quegli aspetti che favoriscono una IMPLEMENTAZIONE EFFICACE DELLE ESPERIENZE DI MOBILITÁ ERASMUS. Si tratta di “scommettere” in   processi di collaborazione che nascono e si consolidano in modo graduale e costante. Essi tengano conto di alcuni indicatori specifici:

  • Lavorare in rete in vista di  un mutuo beneficio, a partire dal dialogo e dallo scambio di informazioni per realizzazioni comuni e creazioni di supporti alle rispettive attività.

  • Cooperare per favorire le sinergie che riducano  al minimo la duplicazione delle azioni e consentano ad  ogni organizzazione di mantenere le proprie risorse e specificità. 

  • Coordinare attraverso attività di co-progettazione che prevede una pianificazione comune, la distinzione dei diversi ruoli, la definizione di responsabilità e la messa in comune di alcune risorse. 

  • Collaborare  per perseguire gli obiettivi stabiliti, attraverso  la condivisione di risorse e risultati attraverso una consapevole fiducia reciproca.

 

RISONANZE… 

In conclusione, l’evento organizzato nell’ambito dell’appuntamento annuale dedicato agli ERASMUS DAYS 2024 ha permesso ai partecipanti e agli stessi organizzatori non solo di familiarizzare con il Programma ERASMUS ma di mettere in cantiere nuove e interessanti occasioni di confronto,  collaborazione e co-progettazione sia sul territorio locale che europeo. L’obiettivo è innescare il cambiamento, dare forma al futuro delle persone e dei territori. 

“Credo che siamo riusciti ad accendere un faro a livello locale su un tema di grande rilevanza. La mobilità internazionale rappresenta, a mio avviso, un elemento imprescindibile e uno strumento fondamentale per l’arricchimento personale e la crescita professionale di chiunque, giovani e non. Mi auguro che questa iniziativa possa essere un punto di partenza per portare un'informazione utile anche nei territori di provincia e per contribuire a rendere più accessibili le opportunità offerte, facilitandone la comprensione e promuovendo la partecipazione, grazie anche alle testimonianze di chi le ha già vissute. È stato, inoltre, un piacere conoscere Julien e approfondire il modo in cui queste attività vengono svolte in altri Paesi. Sono lieto di aver contribuito a rafforzare una rete che mi auguro possa continuare a lavorare in sinergia, favorendo l'interazione tra pubblico e privato a beneficio della collettività”. (Daniele Chiusaroli- OPEN HUB-VITERBO)

“L’opportunità che ci ha offerto Julien ci ha permesso di effettuare un’esperienza unica nel suo genere. E’ stato entusiasmante condividere la nostra passione per i filati e percepire l’interesse da parte dei giovani interlocutori. Questo ci ha sicuramente stimolato e riempito di soddisfazione. Il motore della creatività resta sempre la condivisione, uno stimolo per noi fondamentale e che si sposa perfettamente con i valori promossi dai progetti Erasmus. Saremmo lusingate di ripetere l’esperienza”. (Cristina Martellotti- YARN BOMBING APS)

Come cittadino europeo, impegnato negli scambi umani, ideologici e pragmatici tra le persone dei nostri territori, è stato un grande piacere partecipare a questo evento presso Open Hub di Viterbo, con la presenza di persone con cui condivido molte cose: in particolare Antonella Cesari di Geapolis, che ho conosciuto nell'ambito di questi progetti, i membri di Yarn Bombing, che ho scoperto in occasione di eventi legati ai diritti delle donne e alla salvaguardia del nostro ambiente e che abbiamo avuto la fortuna di invitare nell'ambito dei nostri progetti. Sono stato anche felice di incontrare Daniele Chiusaroli di Openhub-Viterbo, tutti partner con chi possiamo pensare e costruire progetti futuri. È stato un onore poter condividere la nostra esperienza in termini di progetti internazionali, accompagnamento, creazione di modelli e percorsi legati al programma Erasmus+ formazione professionale per adulti e dei valori che ci guidano, anche  in dialogo con l'apprendimento permanente EDA (LifeLong Learning) e delle opportunità che offre. Sempre aperto a nuovi progetti, già con  in mente nuove idee, continuerò a fare del mio meglio per dare ai nostri concittadini europei l'opportunità di incontrarci e di pensare insieme al mondo di domani. Più ci conosceremo, più saremo capace di cooperare in modo positivo. Ancora una volta, grazie a tutti per il vostro impegno e interesse. (Julien Piovesan - responsabile del Polo Mobilità Internazionale della Maison Familiale Rurale du Bergeracois.)

“Mi sento di esprimere la soddisfazione di essere riusciti ad organizzare un  evento ERASMUS DAYS dedicato all’educazione degli adulti in dialogo con l'educazione professionale. Sono “piccoli segni” ma significativi, per aprire percorsi e processi  verso una maggiore consapevolezza delle opportunità  che possono maturare,  co-progettando  in rete e per  obiettivi condivisi. Grazie a Julien Piovesan per la sua disponibilità a favorire le occasioni di confronto e approfondimento tra educazione professionale ed educazione EDA. Grazie ad Open Hub e a Daniele Chiusaroli che ha creduto in questa iniziativa, insieme a  Yarn Bombing, a Cristina Martellotti e Roberta Sperduti, con le quali potremo sicuramente continuare “a tessere fili  di collaborazione”. (Antonella Cesari- GEAPOLIS) 

 

#AmbasciatoriEDA

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