L’educazione economica nella Costituzione
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A livello d’istruzione adulti, le nuovissime linee guida per l’educazione finanziaria sono dichiaratamente in linea con le competenze, le conoscenze e le abilità individuate dal Quadro di riferimento analitico financial literacy di OCSE 2013. L’azione didattica ha come traguardo di “rendere gli adulti consapevoli del fatto che, emancipandosi attraverso le nuove competenze nel settore, si realizzano quelle premesse necessarie per una cittadinanza matura e finalizzata al bene comune, che si declina poi come premessa indispensabile per il bene individuale; la dimensione etica rappresenta pertanto una prospettiva irrinunciabile del progetto: l’uso etico del “denaro” costituisce il senso ultimo del suo uso corretto; l’alfabetizzazione funzionale trova la sua autentica ragione nella coscienza e consapevolezza della necessità della cura del comune come condizione per un effettivo esercizio attivo della cittadinanza globale”. I temi educativi di convivenza civile e sensibilizzazione alla cittadinanza attiva vanno ridiscussi alla luce dell’art.53 della Costituzione perché non si è cittadini con assolutizzazioni, ma si assolve all’invito di cittadinanza proattiva della Costituzione ogni qualvolta che si dà valore al tema della capacità delle persone e dei gruppi, in un ambiente di relazione e rispetto. La Carta ci chiede un lavoro educativo reale basato sui temi economici e finanziari connessi alla misura delle capacità delle persone e alla compensazione delle necessità dei gruppi sociali in senso equo.