"Liberi di apprendere: fare scuola in carcere", al via un nuovo corso di formazione online



La formazione congiunta dei docenti della scuola in carcere e degli operatori dell’Amministrazione penitenziaria è la leva strategica per realizzare una efficace gestione didattica e organizzativa dell’offerta formativa negli istituti.
Il nuovo Protocollo tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia, rinnovato il 19 ottobre 2020 [1], ribadisce l’impegno delle due Amministrazione a garantire a tutti, minori e adulti, il diritto all’istruzione, alla formazione ed ai percorsi di apprendistato e di formazione per il lavoro, con l’obiettivo di favorire e sostenere il successo formativo di ciascuno (Premessa).
"In tale prospettiva" - si legge nel Protocollo - "il Ministero dell’Istruzione favorisce l’apporto di esperti esterni per la realizzazione di interventi che richiedano competenze specialistiche".
Il progetto PAMISC - Percorsi di Ampliamento dell’Offerta formativa, realizzazione di Misure di Sistema e sviluppo di Competenze per la Scuola in Carcere – costituisce un interessante intervento in questa direzione. Il progetto è stato finanziato dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del Ministero dell’istruzione e prevede due azioni: interventi di ampliamento dell’offerta formativa e un corso di formazione congiunto.
Gli interventi di ampliamento dell’offerta formativa consistono nell’attivazione di moduli professionalizzanti rivolti agli studenti detenuti. L’obiettivo è di fornire loro competenze spendibili nei contesti lavorativi, anche all’interno degli istituti, e competenze di cittadinanza e comunicative. Ciascun modulo professionalizzante ha una durata stimata di circa 30 ore mentre i moduli di cittadinanza e di comunicazione interpersonale hanno durata di 20 ore.
Il percorso formativo intende sviluppare nei docenti e nel personale dell’amministrazione penitenziaria una consapevolezza comune sui processi di apprendimento e sulla specificità della scuola in carcere.
Il corso di formazione è un MOOC (Massive Open Online Course), e in quanto tale è aperto e fruibile da un numero elevato di persone contemporaneamente, non è richiesto un requisito particolare per accedere e i materiali didattici forniti possono essere condivisi tra gli utenti stessi non avendo copyright. È interamente gratuito.

È previsto anche un modulo sulla prevenzione del radicalismo religioso in carcere e uno dedicato ai poli universitari. Ogni modulo comprende una video lezione, documenti per l’approfondimento, bibliografia e un quiz intermedio con alcune domande di verifica.
La durata del percorso è stimata in 40 ore, tutte fruibili in modalità asincrona. Dopo aver completato il corso e aver svolto una prova di verifica conclusiva, si potrà ottenere un attestato di partecipazione generato automaticamente dalla piattaforma.
Il MOOC si apre con sei testimonianze di chi conosce direttamente il sistema e lo racconta. Le interviste trattano alcuni aspetti specifici: i diritti, la lotta alla discriminazione, la formazione del personale, il ruolo e i compiti del funzionario giuridico pedagogico.
Il Progetto PAMISC è stato realizzato e coordinato dal CPIA metropolitano di Bologna in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione” Giovanni Maria Bertin” dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Il corso è accessibile da lunedì 8 marzo 2021 dalla pagina web http://pamisc.unibo.it/
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all'indirizzo mail edu.pamisc@unibo.it
Ada Maurizio
[1] Istruzione in carcere: siglato il nuovo protocollo nazionale | EPALE (europa.eu)