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"Terzi luoghi e apprendimento!

Intervista a Marie-Laure Cuvelier, consulente per i Terzi Luoghi, consigliera regionale Nuova Aquitania, sul tema della democrazia partecipativa

[Traduzione : EPALE Francia]

Intervista per EPALE Francia a Marie-Laure Cuvelier, consulente per i Terzi Luoghi ed ESS, nonché consigliera regionale Nuova Aquitania, sul tema della democrazia partecipativa.

tiers lieux

 

EPALE: Marie-Laure Cuvelier, lei è specializzata sul tema dei terzi luoghi. Può presentarsi?

Marie-Laure Cuvelier : Dal 2009 lavoro sui terzi luoghi come consulente indipendente.  Nel 2011 ho co-fondato la cooperativa dei terzi luoghi e, nel 2019, France Tiers-lieux, di cui sono stata segretaria generale per tre anni. Sono consigliera regionale per la regione Nuova Aquitania, responsabile della democrazia partecipativa. Sono anche una musicista. Il mio viaggio illustra la nozione di slasheur, un concetto caro ai terzi luoghi, che si riferisce a persone che svolgono diverse attività professionali e amatoriali con confini sempre meno definiti tra attività privata e lavoro.

 

EPALE: Che cos'è France Tiers-lieux?

Marie-Laure Cuvelier : France Tiers-lieux è un gruppo di interesse pubblico composto da quattro ministeri (il ministero del Lavoro, della Transizione ecologica e della Coesione territoriale, dell'Istruzione superiore e della Ricerca e il ministero responsabile delle PMI), dall'Agenzia nazionale per la Coesione territoriale e dall'Association Nationale des Tiers-Lieux. Il suo ruolo è quello di lubrificare gli ingranaggi tra le varie parti interessate, per co-costruire le politiche pubbliche rivolte ai terzi luoghi.

 

EPALE: Come definirebbe i terzi luoghi?

Marie-Laure Cuvelier : La definizione che preferisco è quella di un luogo favorevole al fiorire di nuove idee. Una definizione volutamente vaga. Di solito, si tratta di spazi fisici che permettono di combinare attività solitamente distinte, consentendo incontri improbabili tra persone che non si incontrerebbero altrove, con un modello economico ibrido in cui attività lucrative sostengono attività non lucrative. Vi si creano tutte le condizioni necessarie affinché tutti possano avanzare nuove proposte. Sono luoghi di realizzazione individuale attraverso il collettivo.

Ci sono oltre 3.000 terzi luoghi, alcuni dei quali non utilizzati al meglio, in verità, ma va bene così. Inizialmente ci si riferiva a un luogo intermedio che non era né casa né lavoro. L'Europa ha adottato questo termine ed è in Francia che il movimento è più strutturato e sostenuto pubblicamente.

 

EPALE: In che modo questi luoghi promuovono l'apprendimento?

Marie-Laure Cuvelier : È difficile decretarlo, ma accade che l'incontro tra persone di diversa provenienza e con competenze complementari permetta una trasmissione spontanea: il fenomeno è semplicemente legato al fatto di frequentare lo stesso spazio intessendo relazioni non standardizzate come potrebbero essere quelle tra colleghi di un'azienda, tra membri di un’amministrazione comunale, tra i consulenti di un centro per l’impiego ecc. Solo in seconda battuta, è stata avanzata la richiesta che questa miniera d'oro di competenze fosse presa in considerazione e gradualmente strutturata. Uno studio condotto dall'Afpa sull'argomento ha tracciato una mappa di questo processo di apprendimento naturale, con l'obiettivo di ottimizzarlo, trasformarlo in qualcosa di più simile alla formazione professionale e creare collegamenti con il settore formativo. L'idea è che i terzi luoghi e gli enti di formazione possano trarre vantaggio dalle reciproche competenze. È ipotizzabile che in futuro le persone che frequentano un terzo luogo possano convalidare le competenze acquisite attraverso tale esperienza. 

Inoltre, nei terzi luoghi l'accoglienza è incondizionata, nessuno viene etichettato, non è richiesto alcuna condizione particolare per essere ammessi, conoscersi e trovare qualcuno con cui parlare. Molti dei partecipanti vivono in zone rurali o nei cosiddetti quartieri sensibili.

France Tiers-lieux ha anche collaborato con l'Haut-commissariat aux compétences (ente nazionale assorbito, a partire dal 31 dicembre 2022, da France compétences) per la redazione del bando, "Deffinov tiers-lieux", saldamente sostenuto a livello finanziario e volto a riunire i settori della formazione professionale e dei terzi luoghi, incoraggiarli a cooperare, analizzare le rispettive pratiche e valutare il loro interesse a lavorare insieme. Il bando ha carattere regionale e la regione Nuova Aquitania, per esempio, ha ricevuto un finanziamento europeo di 4,5 milioni di euro. Le domande sono attualmente in fase di elaborazione.

 

EPALE: Ci sono terzi luoghi specificatamente finalizzati all’apprendimento?

Marie-Laure Cuvelier : Pochi terzi luoghi si definiscono tali, ma esiste una rete chiamata Tiers-lieux edu che riunisce insegnanti che, su base volontaria, hanno realizzato esperimenti nei loro istituti, in particolare creando alcuni fab lab e raggiungendo risultati inaspettati con bambini in difficoltà a integrarsi nell’ambiente scolastico o che presentano profili atipici, per esempio. Iniziative simili cambiano la relazione con i docenti. A volte i bambini coinvolti hanno un ferreo interesse per argomenti fuori dal comune e anche gli insegnanti potrebbero discostarsi dalla classica figura del docente! Questa rete è abbastanza dinamica, ma manca di risorse: le autorità educative nazionali non sono interessate all’approccio proposto. 

Esistono anche terzi luoghi dove è possibile seguire corsi di formazione ufficiali, come La Matière a La Rochelle, che si concentra sull'economia circolare. Questo centro di accoglienza dispone di un'ampia “materiateca”, composta da oggetti di fine serie o danneggiati. Gli studenti in formazione professionale imparano, per dirne uno, il mestiere di falegname. Dà loro la possibilità di mettere le mani in pasta accompagnati da professionisti.  La pratica è interessante anche per i professionisti stessi.

In uno stile diverso, Macondo, vicino Montpellier, è stato creato dai cittadini che si sono riuniti per protestare contro la costruzione di una discarica. Hanno protestato tanto da fermare il progetto e, con i fondi raccolti, sono riusciti a sviluppare una centrale fotovoltaica di piccole dimensioni a mo’ di tettoia. I pannelli fanno da tetto a edifici costruiti in terra cruda, la costruzione dei quali ha permesso ai partecipanti di mettere in pratica le loro competenze. Altri enti e parti interessati si sono uniti al progetto ed è così che è nata una vera e propria società cooperativa. Hanno quindi avviato una collaborazione con ETRE, la scuola per la transizione ecologica, per coinvolgere ragazzi che avevano abbandonato la scuola e permettere loro di approcciarsi all'eco-costruzione, alla permacultura e all'orticoltura a circuito breve: settori promettenti che apriranno la pista ai mestieri del futuro. 

 

EPALE: Quali sono, secondo lei, le competenze chiave del futuro?

Marie-Laure Cuvelier : Adattabilità: due terzi delle professioni che saranno in uso tra dieci anni non esistono ancora. E poi ci sono le competenze sociali, la curiosità e la creatività. E soprattutto la capacità di cooperare, perché è una competenza che si può acquisire, ed è tanto più importante tenuto conto del crescente senso di polarizzazione che caratterizza i nostri giorni, con individui sempre meno inclini ad ascoltarsi vicendevolmente. 

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Commento

Bonjour, 

nous avons débuté ce mois-ci un projet Erasmus+ Education des adultes nommé IDEA (Innovation Diversité Explorations Alternatives) avec des partenaires finlandais et belges. 

Nous sommes à la recherche d'expérience de tiers lieux prenant en compte les diversités et plus spécifiquement celles liées aux handicaps. Ce projet va nous servir à alimenter la mise en place d'un tiers lieu culturel et inclusif dans le quartier de la création sur l'île de Nantes. Si vous avez des infos, n'hésitez pas. 
https://www.tcap-loisirs.info/projet-europeen/idea/      
Olivier Raballand Développement stratégique et projets européens
 

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