Tecnologie per l'insegnamento dell'italiano L2

La struttura teorica del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue è costruita intorno al concetto di “competenza linguistico-comunicativa” (Communicative Language Competence), correlata alle competenze generali (sapere, saper fare, saper essere, saper apprendere), permette «a una persona di agire usando specificamente strumenti linguistici». Con l’utilizzo della tecnologia, la capacità metacognitiva di saper apprendere richiede un “saper fare” con la rete e una serie di abilità pragmatiche attraverso una “competenza comunicativa digitale”.

Tutto questo ricorda il modello TPACK elaborato da Mishra & Koehler nel 2006. (Quaggia, 2013)

Il punto di incontro fra le tre dimensioni rappresenta il modello di insegnamento che fa ricorso alla tecnologia insieme ai contenuti, al processo pedagogico e tecnologico.
Il metodo costruttivista è adatto all’insegnamento/apprendimento dell’Italiano L2.
Le tecnologie del linguaggio e della comunicazione digitale rappresentano, infatti, un ponte tra l’uso della lingua in ambiente scolastico e l’uso della lingua in un contesto naturale fuori dalla classe, fornendo uno sfondo comunicativo continuo che sfuma i confini tra apprendimento e acquisizione.
La diffusione delle TIC nella didattica e in ogni ambito della vita quotidiana permette la formazione permanente definendo l’apprendimento formale e informale.
Il Mobile Learning - attraverso l’uso di smartphone, tablet e di conseguenza le app - viene considerato dalla Commissione Europea (2012) una risorsa per la didattica inclusiva. I giovani si avvantaggiano delle possibilità introdotte dall'uso pervasivo delle nuove tecnologie dell'informazione e possono servirsi dei metodi più svariati di apprendimento, che peraltro permettono anche di esprimere al meglio la creatività di ciascuno.
La crescente diffusione delle App e web App, come medium di apprendimento parallelo, o sostitutivo, alla tradizionale lezione di lingua, trova ragione nelle caratteristiche proprie delle tecnologie portatili e favorisce l’uso della lingua e la scoperta attiva delle sue regole e offre tante opportunità di produzione e condivisione linguistica date dalle caratteristiche sempre più interattive delle App. Il Mobile-Assisted Language Learning (MALL) è una specifica modalità di apprendimento linguistico basata sull’uso delle applicazioni mobili che permette l’esposizione a un input potenzialmente costante perché, appunto, mobile, e accessibile in qualsiasi momento della giornata; è possibile modificare l’input, sia esso grafico, audio o video, tramite semplici azioni di editing e di manipolazione dell’informazione.
Il Consiglio d’Europa ha messo a disposizione di tutti coloro che offrono supporto linguistico a richiedenti asilo e rifugiati nell’ambito di ONG e associazioni una "cassetta degli attrezzi", disponibile in 7 lingue – italiano, inglese, francese, tedesco, olandese, greco e turco e composta da 57 risorse didattiche pronte all’uso, introdotte da materiali che aiutano a capire come interagire con i rifugiati durante i primi incontri e in quale modo favorire una dinamica di gruppo positiva.
Il conoscere diverse strategie e saperle applicare bene è un bagaglio fondamentale che ciascun docente deve possedere come propria “cassetta degli attrezzi” per creare buone prassi.
Nella mia esperienza di insegnante del CPIA, pur apprezzando gli strumenti forniti dalla Google Suite for Education e, in particolare della classe virtuale con Google Classroom, realizzata attraverso il dominio della scuola, in un ambiente sicuro, ho constatato che non tutti i corsisti possono utilizzarla perchè hanno solo uno smartphone, non sempre hanno a disposizione la linea wifi, il pc o il tablet.
L’ambiente di apprendimento virtuale rispetto a quello in presenza è caratterizzato da nuove forme di comunicazione rispetto alla classe tradizionale: la comunicazione può avvenire in modalità sincrona, rappresentata, per esempio, dalle Internet Relay Chats (IRC) e la comunicazione in modalità asincrona, come quella veicolata dai social network (Facebook, Twitter) e dai blog.
Con classi multilingue ho potuto utilizzare il tool padlet che consente di realizzare in modo semplice condivisioni di contenuti multimediali su una bacheca digitale attraverso la condivisione di un link. Ad esempio ho inserito le lezioni svolte durante l’anno nei seguenti padlet:
Aritmetica: https://padlet.com/daniela_garau/aritmetica
Geometria: https://padlet.com/daniela_garau/geometria
Scienze: https://padlet.com/daniela_garau/scienze
Tale strumento risulta importante anche per la Formazione A Distanza (FAD). Infatti il corsista che non può venire a scuola trova la lezione sul padlet e può studiare e partecipare alla condivisione anche a distanza.
Un esempio di padlet utilizzato come classe virtuale per italiano, Storia e Geografia: https://padlet.com/danielegatti/classeitaliana
Il padlet, attualmente in versione freemium, ha grandi potenzialità e permette di utilizzare vari codici comunicativi: ad esempio i corsisti possono presentarsi inserendo la propria foto, per connotare l’identità, per poi giungere all’utilizzo di contenuti multimediali: testi, immagini, video, file audio, link, ecc.

Quizlet.com è una web-app freemium che permette di creare le flashcard in versione digitale, integrando, oltre all’utilizzo di testi e immagini, anche commenti audio e un sintetizzatore vocale. È possibile creare set di flashcard completando la descrizione e la rappresentazione delle informazioni da studiare. L’applicativo facilita lo studio attraverso diverse funzioni: test, completamento, abbinamento, gioco. Tutte le attività hanno un feedback immediato ed è possibile condividere i materiali didattici attraverso la creazione di una classe virtuale.
Quizlet è indicato per l’apprendimento dell’Italiano L2 perché utilizza testi, immagini e ascolto e, ad esempio, attraverso il completamento tramite dettatura permette la memorizzazione del lessico nelle sue componenti semantica e ortografica. Esempio il lessico del cibo https://quizlet.com/_4wuw5o.
Anche il Blog permette la condivisione attraverso un programma di pubblicazione guidata, conosciuta anche come web 2.0 che permette di creare automaticamente la pagina web, personalizzandola tramite vesti grafiche dette template; gli articoli che vengono inseriti sono chiamati post e sono disposti in ordine cronologico invertito, in modo che il primo ad apparire sia anche l’ultimo ad essere stato pubblicato. Ogni post viene numerato, attribuito a una specifica categoria stabilita dall’autore e indicato da un permalink, ovvero un link implementato in modo da non cambiare per lunghi periodi di tempo.
Come esempio il blog del Prof. Andrea Rabassini del CPIA La Spezia http://lascuolaconme.altervista.org/
Il tool Tackk permette di creare pagine ricche di contenuti multimediali (immagini, tracce audio, video, testi e mappe di Google). E’ un tool user-friendly, che può essere utilizzato agevolmente anche da chi non possiede particolari conoscenze informatiche. Ad esempio è possibile realizzare un enorme ipertesto, in cui immagini, infografiche, vignette e altri stimoli visivi si alternano a brevi narrazioni o appunti sulle varie fasi di un percorso formativo inserendo anche pulsanti con collegamenti ipertestuali, che permettono di accedere a siti o risorse esterne, oppure alle registrazioni di webinar.
Il WebQuest è un percorso guidato composto da domande e/o compiti prestabiliti (dai docenti) che partendo da siti già visionati e scelti dai docenti stessi, permette di rendere protagonisti gli studenti con approccio costruttivista.
“L’obiettivo è di insegnare in modo tale da offrire il maggiore apprendimento col minimo di insegnamento, […] l’altro fondamentale cambiamento necessario rispecchia un proverbio africano: se un uomo ha fame gli puoi dare un pesce, ma meglio ancora è dargli una lenza e insegnargli a pescare” Seymour Papert (1994).
Un esempio di WebQuest per Italiano L2 https://sites.google.com/site/webquestlinguaitaliana/
Flipbook permette di caricare contenuti iconici e testuali e trasformarli in una sorta di e-book le cui pagine si possono sfogliare, allargare, ecc., offrendo una modalità di erogazione e fruizione molto accattivante e stimolante per gli studenti.
Linguacuisine è un’app creata dall’Università di Modena e Reggio Emilia in cooperazione con l’Università di Newcastle e con la Hellenic Open University. Attraverso tale app si intende favorire l’apprendimento linguistico e culturale tramite la cucina, guidando gli utenti durante la preparazione di un piatto tipico di un Paese europeo usando la lingua parlata in quella nazione. Si incoraggia, così, un apprendimento linguistico interattivo e finalizzato, accompagnato dal piacere di scoprire e di assaggiare, a ricetta conclusa, nuove culture gastronomiche.
di Daniela Garau
Link utili:
Cassetta degli attrezzi digitali per l'Italiano L2
Riferimenti:
- Toolkit del Consiglio d'Europa- Supporto linguistico ai rifugiati
- Quaggia R. (2013), La Lingua 2 nel Web . Prospettive digitali per l’Italiano a stranieri. Italiano LinguaDue, n.1
Daniela Garau - Docente al CPIA La Spezia di Matematica e Scienze, Animatore Digitale e Operatore Esperta nelle Tecnologie presso il Centro Territoriale di Supporto della Spezia www.ctslaspezia.eu. Specializzata in Intercultura per aver conseguito il Master in Organizzazione e Gestione delle Istituzioni scolastiche in contesti multiculturali presso l'Università di Genova.
Blog e padlet
Quanto al padlet, l'ho trovato molto utile, ad esempio, per costruire una bacheca virtuale in cui raccogliere i materiali destinati a un determinato gruppo di apprendenti.