Si è concluso questa primavera il nostro primo progetto Erasmus+ ADU, che ha visto muovere 30 discenti adulti dall'Italia a tre destinazioni europee: Tenerife (Spagna), Malta e Berlino.

Da cosa nasce il progetto: La nostra associazione è impegnata da molti anni nella formazione in campo fotografico e cinematografico, nell'organizzazione di attività multimediali a sfondo sociale, nel coinvolgimento di giovani ed adulti in progetti che possano rafforzare il loro bagaglio di competenze e facilitare il loro ingresso o il loro reinserimento nel mercato del lavoro. In questi anni abbiamo potuto identificare alcune criticità, almeno sul nostro territorio, quello toscano, che il settore presenta: la distanza fra formazione teorica e competenze pratiche, l'eccesso di individualismo e la mancanza di spirito ed attitudine al lavoro in team, il mancato "svecchiamento" del settore cinema in Italia, che innova poco e si aggrappa ancora unicamente o quasi alla sua pur gloriosa impostazione novecentesca.

Cosa prevedeva il progetto: Il progetto ha consentito ai partecipanti di poter svolgere un periodo di stage all'estero di 30 giorni, stage che si è svolto o in realtà, imprese, aziende e associazioni operanti sul territorio dei paesi partner, o in produzioni cinematografiche. Gli obbiettivi della mobilità, oltre che intervenire sulle criticità sopra riportate e fare in modo che i partecipanti riportassero sul territorio di origine le culture e le pratiche nuove apprese all'estero, prevedevano anche il superamento delle barriere linguistiche grazie al confronto ed al lavoro svolto in aziende o team stranieri.

I risultati virtuosi: Tra le varie esperienze riportate (alcune vissute dai partecipanti in veri e propri set professionali), raccontiamo con estremo piacere quelle che hanno dato più soddisfazione a partecipanti e organizzazione, come, ad esempio, alcuni flussi di mobilità che sono riusciti a concepire e produrre vere e proprie opere in team durante la mobilità, come cortometraggi e brevi documentari, lavorando fianco a fianco con risorse locali e con altri partecipanti provenienti da progetti di altre parti d'Europa.

Per il futuro: cercheremo di insistere su questa linea. Sono pochissimi i progetti di mobilità in campo cinematografico e fotografico, ed invece siamo convinti che non ci sia strumento migliore del programma Erasmus+ per incentivare lo scambio di conoscenze e culture nel settore, scambio che può riportare ottimi e preziosi risultati anche per i territori di origine dei flussi di partecipanti e per tutte le aziende locali che possono essere portare ad impiegare i partecipanti di ritorno dalla mobilità, ed il loro bagaglio formativo arricchito.

https://www.stwccinema.it/erasmus-make-cinema-in-europe/