ArcheoFestival 2025 in Campania: bellezza, partecipazione civica, democrazia, cultura



Occuparsi oggi di educazione al patrimonio artistico, di storia dell’arte, di valorizzazione delle nostre radici culturali è un atto politico. Come cittadini ci formiamo se costruiamo un senso di appartenenza al territorio che abitiamo, se sviluppiamo consapevolezza in termini di identità culturale e valori comuni.
Partire dalla bellezza dei luoghi intrisi di storia, arte, tradizione, significa promuovere percorsi di partecipazione civica dove si fa esercizio di cittadinanza attiva.
Il Gruppo Archeologico Terramare 3000 OdV, con la terza edizione ARCHEOFESTIVAL 2025, grazie all’ampliamento delle reti di collaborazioni con altre realtà socio-istituzionali campane, intende rafforzare il suo impegno ispirato all’estetica della cittadinanza: il cittadino che si nutre di bellezza, sensibilità, gusto, impara a sapersi muovere in un museo, in una piazza storica, ad apprezzare la cultura della diversità, ad esercitare solidarietà sociale e culturale. Per diventare bravi cittadini bisogna diventarlo con la mente e con il cuore! La cittadinanza non è un semplice elenco di diritti e doveri da memorizzare, è un modo di essere e di interagire con gli altri e con i luoghi che si abitano e che abitano dentro di noi.

L’ambizione dell’Archeofestival è dunque essere non una semplice occasione di visita dei luoghi minori della Campania archeologica, ma opportunità di esperienza comunitaria per ridare senso e significato al nostro essere cittadini oggi. Da qui nasce l’innesto con il progetto «Dalla Terra promessa alla Terra Permessa» promosso dal Mo.V.I. Campania, orientato a promuovere iniziative, attività, eventi, per rilanciare il volontariato quale tessuto connettivo di rigenerazione sociale e culturale dei territori. L’Archeofestival raccoglie questa sfida per attuarla a partire da quei luoghi che, sebbene ricchi di testimonianze culturali, appaiono in crisi d’identità culturale e sociale, con la finalità di incentivare le interazioni fra vari gruppi di volontariato, lo scambio di buone pratiche e nuove connessioni fra territori, per impedirne la chiusura in un “localismo” asfittico, incapace di promuovere la crescita e l’innovazione delle comunità. Altra peculiarità dell’iniziativa è dare voce alle donne del passato e del presente, perché la differenza di genere e la sua caratterizzazione socioculturale nei secoli venga acquisita come fattore critico strategico per il cambiamento sociale.
Un’iniziativa che raccoglie in pieno l’invito dell’UE, attraverso il programma Erasmus+, di impegnarsi nelle proprie comunità per promuovere lo sviluppo di competenze sociali e interculturali, comprendere il contesto europeo, l’eredità sociale, culturale e storica, i valori comuni dell'Unione, i principi di unità e di diversità. Con la priorità “partecipazione civica” Erasmus + spinge nella direzione di promuovere la cittadinanza attiva, supportare i partecipanti (non singoli ma organizzazioni) nel prendere parte attiva alla vita sociale e politica della propria comunità, del proprio Paese e dell’Europa.
Il programma è un tour in nove aree archeologiche campane e in ogni tappa è prevista la visita “drammatizzata” dei luoghi, l’AperiAntico, rievocazioni storiche, laboratori didattici, rappresentazioni teatrali, presentazione libri e uno spazio-focus su Erasmus+ Educazione degli Adulti e le priorità trasversali del programma.
Consulta la presentazione complessiva dell’iniziativa
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