Oltre le apparenze. Un laboratorio sulla competenza alfabetica funzionale

Oltre le apparenze c’è spesso una realtà, che non tutti percepiscono o vedono immediatamente. Chi ha un disagio mentale all’apparenza può sembrare come chiunque altro, invece è una persona, che lotta contro fantasmi nascosti.
Della salute mentale a spaventare di più è la sua invisibilità, il fatto che non è riconducibile a qualcosa di univoco e concreto come per le altre malattie.
Persone così con difficoltà invisibili sono purtroppo vittime di stigma.
Stigma è sinonimo di marchio, pregiudizio, etichettatura e quindi di esclusione.
Invitare a riflettere sulla condizione dei malati psichiatrici, andare oltre le apparenze e uscire dalle proprie credenze, è il senso di uno dei tanti laboratori, avviati nel corrente anno scolastico nel punto di erogazione di Bovino all’interno dei percorsi di garanzia delle competenze, che ha avuto come prodotto finale un calendario artistico.
Non stupisce affatto, anzi è la norma, che il CPIA 1 FOGGIA, accolga tra i suoi banchi apprendenti caratterizzati da una forte eterogeneità riguardo all’età, cultura, provenienza, estrazione sociale e lingua, ma è senza dubbio la prima volta che apre le sue porte a persone adulte italiane fruitrici di un Centro di Salute Mentale della zona con bassi livelli nelle competenze di base, sebbene già in possesso di un titolo di istruzione secondaria di primo e/o di secondo grado. Per loro i tradizionali percorsi di Primo e Secondo Periodo Didattico sarebbero troppo faticosi in termini di tempo e di impegno.
Allora, a quali corsi iscrivere questa tipologia di persone, presente sul nostro territorio, bisognosa di rientrare in formazione e recuperare le competenze utili alla partecipazione attiva e consapevole nella società, così come specificato nelle Raccomandazione del Consiglio europeo del 22 maggio 2018? Quali attività prevedere per loro, viste e considerate anche le limitazioni di alcuni di loro?
L'ampliamento dell’offerta formativa del CPIA 1 FOGGIA, allargato ai percorsi di garanzia delle competenze, consente ulteriormente di tener conto delle esigenze del contesto della nostra realtà locale e di adattare le azioni formative.
Perché ci si potesse prendere cura efficacemente di questi apprendenti, nel momento dell’accoglienza abbiamo indagato ed elicitato le loro esigenze e soprattutto le loro predilezioni. Il percorso sulla competenza alfabetica funzionale è risultato sicuramente quello più adatto a questo target di studenti, perché non troppo impegnativo (due ore settimanali), fa ricorso a linguaggi diversi (scritto, parlato, disegnato) e offre la possibilità di esprimersi in modo creativo (arte), oltre che stimolare la capacità di comprendere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, non solo attraverso le parole, ma utilizzando canali diversi. La competenza alfabetica non si limita solo al saper parlare, leggere e scrivere, ma è necessario che sia funzionale, cioè utile a comprendere gli altri per comunicare con loro in maniera efficace. Non è soltanto la capacità di capire un messaggio, ma è riuscire a comprendere le emozioni che il messaggio veicola. E una maggiore competenza comporta propriamente il saper riconoscere fatti, opinioni e concetti in maniera più efficace e creativa.
In quest’ottica e non ultimo per far luce su una realtà troppo spesso ignorata, come quella del disagio mentale, abbiamo proposto ai nostri corsisti del percorso, intitolato CREATIVA-MENTE, di raccontarsi attraverso le parole e il disegno, modulando e adattando la propria comunicazione in base alla situazione del momento. Partendo dal significato dei colori nelle espressioni stereotipate comunemente usate per comunicare gli stati d’animo, si è arrivati a riprodurre in maniera semplice, lungi dalle tecniche accademiche, disegni di figure umane, prendendo spunto dalle opere di un artista contemporaneo, per poi assemblare il prodotto dell’attività in un calendario artistico, con l’intento di offrire a chiunque se lo ritrovi tra le mani l’occasione di affinare attraverso l’azione stimolante dell’arte la propria sensibilità e riflettere.
È sicuramente un modo creativo di far vedere e raccontare oltre le parole certe realtà, attingendo a varie discipline e contesti.
Nello specifico abbiamo messo a disposizione dei nostri apprendenti alcuni esempi di come certe forme e certi colori, accostati tra loro e in relazione alle frasi fatte analizzate possano trasmettere pensieri e sentimenti, proprio come le parole dette o scritte. Tra i tanti capolavori sono stati osservati e commentati quelli di un pittore contemporaneo, Gabriele Donelli, i quali hanno fatto da spunto per i disegni da realizzare per il calendario. Il risultato è stato strabiliante. Ognuno ha eseguito a mano libera o a ricalco un ritratto stilizzato di un uomo o di una donna, riproponendolo nella vivacità dei colori e nella imperfezione delle forme secondo la sensibilità dell’esecutore e soprattutto sulla scorta del messaggio da far passare.
Sono volti e sguardi che raccontano il variegato mondo delle emozioni, che albergano nella mente degli invisibili… una figura per ogni mese dell’anno, al fine di aiutare a superare le barriere dell’ignoranza e della paura (figlia della prima) che escludono, emarginano e segregano, valorizzando la dignità che è uguale in tutti.
Il disagio mentale è purtroppo ancora oggi un tabù, un argomento di cui è preferibile non parlare.
Ma riflettere su ciò che appare “strano”, è un dovere di tutti, perché da qui può nascere la vera comprensione di una realtà apparentemente lontanissima.