Disabilità e inclusione sociale: perché una società più equa dipende da tutti noi. Incontro online il 2 dicembre

Quanti sono i disabili in Italia?
Secondo l’Istat, pur non esistendo una anagrafe della disabilità, ci sono 3,1 milioni di persone con menomazioni fisiche o mentali: il 5,2% della popolazione. Secondo il Censis, invece, sono addirittura 4,8 di milioni.
La metà sono persone ultrasettantenni con disabilità dovute a malattie degenerative. Ci sono centomila non vedenti, circa un milione di ipovedenti, sessantamila non udenti, un milione di persone con problemi motori e altrettante con problemi mentali.
A quasi due anni dall’arrivo della pandemia, rimane ancora difficile descrivere in modo univoco come il Covid e l’obbligo di restare chiusi in casa abbiano cambiato la vita di persone con problemi tanto diversi tra loro. Sono stati per lo più lasciati a sé stessi o al sostegno delle famiglie.
Hanno sofferto il disagio di tutti, ma con la differenza che per loro non c’è stato un libera tutti alla fine del lockdown. Le associazioni hanno avuto un ruolo molto importante ottenendo risultati importanti laddove i DPCM non sono riusciti ad arrivare. Notizie positive sono arrivate anche dal piano di rilancio del paese in cui, e questa è una novità sostanziale, i disabili non sono indicati come oggetto di politiche assistenziali ma come soggetti da coinvolgere nella ricerca delle soluzioni.
La capacità di risposta ai bisogni delle persone disabili è uno degli indicatori principali di un welfare inclusivo, equo ed efficiente. Ma per fare ciò occorre un cambio di prospettiva innanzitutto culturale e organizzativa che introduca un approccio alla disabilità fortemente basato sui diritti umani.
Epale Italia apre al pubblico l’ultimo appuntamento del corso Re-Start. Per realizzare una community solidale nella fase post-pandemica con l’ incontro Disabili e pandemia: lavori in corso? Il 2 dicembre alle 18.00 sulla pagina Facebook di Epale Italia ascolteremo il giornalista Alessandro Forlani e Oscar De Pellegrin, dal 2017 Ambasciatore dello Sport paralimpico italiano, che interverrà sul valore dello sport come potente strumento di inclusione sociale.
Disabili e pandemia: lavori in corso?
Chi sono i relatori
Alessandro Forlani, laureato in Filosofia, è giornalista dal 1993. Dopo un’esperienza in giornali e radio locali, è stato assunto alla Rai per concorso. Ha curato l’informazione parlamentare per il GR1 e il programma di libri Pagine in Frequenza. Dal 2014 è stato chiamato da Giorgio Zanchini nella redazione di Radio Anch’io. È autore del testo Un cristiano per la libertà, dedicato alla Resistenza nel piacentino. E dei libri sul caso Moro La zona franca e Testimoni Inconsapevoli (Infinito Edizioni, 2018). Per I dimenticati ha curato il contributo La (mala) sorte dei disabili durante il lockdown.
Oscar De Pellegrin è arciere e tiratore a segno, più volte Campione Paralimpico nelle specialità della Carabina e del Tiro con l'Arco. Paraplegico in seguito ad un infortunio sul lavoro, è stato uno degli atleti di punta della Nazionale Sport Disabili, sia per quanto riguarda il tiro con l’arco che il toro a segno e fa parte del Club ParaOlimpico. Nelle due discipline può vantare 70 titoli italiani, 11 record italiani e 4 record mondiali. Nell'anno 2000, dopo aver conquistato la medaglia d'oro Olimpica a squadre, è stato insignito del titolo di commendatore della Repubblica e dal CONI gli è stata conferita la massima onorificenza: il "collare d'oro".