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Mediatori dell’inclusione: chi sono e cosa fanno

Volontari che accompagnano e supportano un volontario con qualsiasi tipo di disabilità durante lo svolgimento del proprio percorso di volontariato.

I mediatori dell'inclusione mostrato gli attestati al termine della formazione.

Le persone con disabilità possono contribuire e partecipare attivamente alla vita della propria comunità, ad esempio attraverso il volontariato. La concreta possibilità per le persone con disabilità di fare volontariato rappresenta un tassello importante nella loro inclusione nella società.

Uniamoci lavora ormai da 15 anni per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità a livello locale, a Palermo, e a livello transnazionale e siamo assolutamente consapevoli che fruire di opportunità di volontariato inclusivo da parte di persone con disabilità, implica un sistema di un supporto specifico, fatto sia di personale competente che di procedure convalidate, ma anche di una attività i sensibilizzazione transettoriale che coinvolga le famiglie e le istituzioni che si prendono cura delle persone con disabilità (caregiver e caretaker), le associazioni e gli enti che ospitano i volontari. Il progetto Improve 2.0, co-finanziato dall’Unione europea, si propone proprio di costruire tale sistema di supporto in 4 città europee (Palermo in Italia, Panevėžys in Lithuania, Passau in Germania, Ústí nad Labem in Repubblica ceca) avviando una buona pratica da esportare a livello nazionale e transnazionale.

Logo del progetto Improve.

Elemento cardine del sistema di supporto al volontariato del metodo Improve 2.0 è proprio il Mediatore dell’inclusione: si tratta di un volontario, opportunamente formato e seguito da un referente, che si impegna ad accompagnare un volontario con qualsiasi tipo di disabilità durante lo svolgimento del proprio percorso di volontariato e lo supporta nelle sue attività di volontariato.  Il "Mediatore dell’Inclusione" non è solo la persona di contatto per la persona con disabilità, ma anche per l'organizzazione in cui svolge il volontariato, in caso di domande e problemi. Il suo compito, come mediatore dell’inclusione, è infatti quello di sostenere entrambe le parti (volontario con disabilità e organizzazione ospitante), individuando le difficoltà, che potrebbero insorgere, e aiutando a risolverle (ad es. relativamente a trasporti, comunicazione - "traduzione" in linguaggio facile, sicurezza). Il mediatore dell’inclusione è formato per accertarsi che tutto stia procedendo bene e intervenire solo quando necessario, consentendo al volontario con disabilità di essere il vero protagonista delle attività, espletando dunque semplicemente un ruolo di supporto e considerandosi la spalla della persona con disabilità.

Il mediatore dell'inclusione conforta il volontario con disabilità, parla con il responsabile del...

Nel momento in cui il volontario e l'organizzazione ospitante si trovassero bene e nessuno dei due avesse più bisogno del supporto fornito dal mediatore dell’inclusione, si raggiungerebbe il migliore risultato possibile per l’intervento del mediatore dell’inclusione: consentire alle persone con disabilità di fare volontariato in modo autonomo!

A Palermo, nel mese di Aprile 2022, Uniamoci ha formato i primi 5 Mediatori dell’inclusione d’Italia con la prima edizione del corso pilota. Formazioni analoghe si sono svolte anche presso le organizzazioni partner del progetto Improve 2.0.

I mediatori dell'inclusione partecipano alla formazione.
I mediatori dell'inclusione partecipano alla formazione sulla disabilità.
I mediatori dell'inclusione in formazione fanno un esercizio sul rispetto dei confini.

La struttura di supporto al volontariato inclusivo si sta mettendo in movimento e presto anche a Palermo avremo i primi inserimenti di persone con disabilità che faranno volontariato presso organizzazioni ospitanti di loro scelta.

I primi passi per realizzare un importante obiettivo e che condurranno alla messa a punto di strumenti pratici direttamente applicabili ad altri contesti per replicare il metodo Improve 2.0.

Attualmente Uniamoci sta formando i primi 5 volontari con disabilità, con un corso di formazione sul volontariato, e presto pubblicheremo su questo blog gli aggiornamenti sugli esiti degli inserimenti ed i link agli strumenti (validati da due sperimentazioni pratiche in ciascuna delle 4 organizzazioni partner) per replicare l’iniziativa nei vostri contesti.

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