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Realizzato il primo webinar ERASMUS+ dalla Rete Ambasciatori EDA del Lazio

Resoconto e materiali dell'incontro del 12 Febbraio 2024

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ENRICO MESSINESE

Sì è svolto lo scorso 12 Febbraio il primo webinar ERASMUS+ organizzato dalla Rete degli Ambasciatori dell’ambito Educazione degli Adulti del Lazio. Scopo dell’iniziativa, condividere l'esperienza ERASMUS maturata dai membri della rete stessa con tutti coloro che non ancora partecipano al programma o che vorrebbero partecipare ma che necessitano della giusta ispirazione e motivazione.

Una premessa d’obbligo, chi sono gli Ambasciatori ERASMUS+? Esperti del settore che svolgono attività di promozione, informazione e formazione sulle opportunità del Programma, sia a livello regionale che nazionale, supportando il lavoro dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE e dell’Unità EPALE secondo i temi e le azioni prioritarie individuate ogni anno nel piano di lavoro. Sono formatori, ricercatori universitari, operatori, progettisti europei che hanno maturato esperienza nel settore dell’Educazione degli adulti e in Erasmus+.

Ogni Ambasciatore è anche un’antenna sul proprio territorio e promuove Erasmus+ nel proprio ente e associazione di appartenenza, all’interno delle reti professionali o tematiche di cui è membro, per una efficace ricaduta sul territorio.

E’ possibile consultare la pagina dedicata agli Ambasciatori Erasmus+ e trovare il profilo più adatto da contattare.

Gli oltre 50 partecipanti connessi prevalentemente dal territorio laziale ma anche da altre regioni, hanno potuto scegliere di partecipare alla sessione specifica relativa ai progetti di Mobilità o piuttosto seguire la sessione parallela dedicata all’ambito della Cooperazione. In entrambi i casi, si sono alternate testimonianze e sono state fornite le risposte alle domande più ricorrenti: Quali i vantaggi? A quale bando partecipare? Dove reperire le informazioni?

Per la sessione Mobilità ha introdotto i lavori Ada Maurizio (Dirigente Scolastico CPIA Roma 3) presentando le esperienze di mobilità svolte dal proprio staff  in ambito job shadowing, un periodo di affiancamento presso una scuola partner o altro ente competente in materia di istruzione scolastica che permette di osservare le modalità di lavoro, acquisire nuove strategie di insegnamento, valutazione, organizzazione scolastica. Nonostante il job shadowing si configuri come un’esperienza informale, contribuisce allo sviluppo del lavoro in team ed alla collaborazione fra insegnanti di paesi diversi. A seguire, Antonella Cesari (GEAPOLIS) ha messo in evidenza in che modo i progetti Erasmus+ di mobilità costituiscano un’opportunità di crescita e di innovazione anche per le piccole organizzazioni che operano in aree geografiche periferiche, a patto che si accetti la sfida di mettersi in gioco e mettere in movimento le persone e le comunità locali. Ne è un esempio concreto il progetto STEP by STEP Assessment of experiential learning for Individual and Collective Empowerment (Ottobre 2019-Settembre 2021), che ha permesso di avviare una ricerca-azione sul tema dell’individuazione e del  riconoscimento delle competenze da esperienza acquisite in ambito associativo.   

Ha chiuso la sessione Antonella Menna di CIAPE illustrando i vantaggi rappresentati dalla partecipazione ai Consorzi per la Mobilità che vede CIAPE coordinatore di un consorzio composto da 7 membri con all’attivo già 26 mobilità ed altrettante in programma nel corso dell’attuale annualità. Quali i principali vantaggi? La possibilità di contare su un supporto finanziario stabile per ogni annualità per la realizzazione di nuove mobilità che fanno riferimento ad una strategia a lungo termine che permette di crescere ed esplorare nuove potenzialità e investire nel futuro. L’accesso stabile ai finanziamenti consente di concentrarsi sugli obiettivi a lungo termine e rendere la dimensione europea parte del processo di sviluppo. La prossima scadenza per presentare domanda di Accreditamento è il 1 Ottobre 2024.

Nel corso della sessione dedicata ai progetti di cooperazione hanno preso parte i referenti di alcuni progetti che hanno rappresentato, a partire da Cassandra Menga di CIAPE, come anche un piccolo progetto (Progetto ADA) può produrre effetti di lunga durata e contribuire, nel corso del suo sviluppo anche grazie a quelli che sembrano piccoli errori di percorso, a far nascere nuove idee che a loro volta possono trasformarsi in nuovi progetti, passando la parola ad Andrea Ciantar, (Associazione Storie di Mondi Possibili) il quale ha sottolineato quanto sia fondamentale il legame tra educazione degli adulti e partecipazione alla vita democratica la quale rappresenta una delle priorità fondamentali del programma ERASMUS che cerca di risponde alla partecipazione limitata dei cittadini ai processi democratici e alla loro scarsa conoscenza dell'Unione europea, e cerca di aiutarli a superare le difficoltà a impegnarsi nelle proprie comunità e nella vita politica e sociale dell'Unione e a parteciparvi attivamente.

Simona Marinangeli (CPIA “Giuseppe Foti” interprovinciale Viterbo/Roma) ha quindi presentato Learnit Outdoor – LIO, un progetto volto a sviluppare le competenze green negli adulti, di cui il CPIA è coordinatore. Il partenariato è composto da due scuole per adulti: il CPIA e il CEPA spagnolo (Palma di Maiorca) e due associazioni a promozione sociale: EUSA italiana ed "Education in Progress" spagnola. Il progetto ha l’obiettivo di aumentare le conoscenze e competenze green di 80 adulti di 8 città in Spagna e in Italia, trasformandoli in agenti di cambiamento nelle loro comunità, in termini di buone prassi, protezione ambientale e sostenibilità attraverso lo sviluppo di 8 training bilingue di apprendimento esperienziale all'aperto con metodologie non formali per discenti con minori opportunità, partendo dalle loro esigenze educative specifiche. È in questo che Erasmus+ dimostra tutto il suo potenziale di “apprendimento per la vita, e dell’investimento dell’Europa per il futuro”.

In chiusura Ivana Russiello (Sistemi Formativi Confindustria - SFC) ha fornito una testimonianza di come anche le imprese possono giocare un ruolo importante a supporto della formazione degli adulti. L’ambiente di lavoro, infatti, come ogni ambiente sociale organizzato, può contribuire allo sviluppo e all’emersione di alcune competenze, sia di tipo tecnico sia trasversale. È sulla base di questa considerazione che nasce l’idea di SFC di partecipare al programma Erasmus+, in particolare accedendo ai progetti dei Partenariati Strategici (KA2), volti a costruire uno spazio di collaborazione tra enti di diversa provenienza, impegnati nella crescita dell’individuo e nello sviluppo dell’ambiente di lavoro. Il fattore vincente dei Partenariati Strategici è il fatto che si possa costruire il partenariato che meglio risponde alle esigenze di innovazione delle metodologie, dei contenuti, degli obiettivi della formazione. SFC, essendo un ente di formazione espressione del sistema di rappresentanza delle imprese di Confindustria e allo stesso tempo un ente di supporto alle imprese, agisce tramite Erasmus+ seguendo 3 drivers di innovazione della formazione per adulti: la transizione green, l’innovazione digitale e la crescita di consapevolezza del ruolo del Formatore aziendale.

Un altro importante motivo per cui una società rappresentante del mondo delle imprese come SFC si propone sul programma Erasmus+ è quello di sperimentare percorsi di implementazione della normativa, delle policy e strategie definite a livello europeo e che incidono sullo sviluppo dei sistemi di apprendimento a livello nazionale. “MASTERY – micro-credentials enleashing green economy” è ad esempio il progetto Forward-Looking Project di Erasmus+ che SFC sta realizzando per la messa a punto di un sistema di progettazione, erogazione e certificazione delle competenze tramite sistema di micro-credenziale formativa, riconosciuta tramite soluzione digitale. Non si tratta semplicemente dei badge digitali rilasciati dalle principali piattaforme di Open Educational Resource o dalle Università online, ma di soluzioni rispondenti ai 10 principi evidenziati nell'approccio europeo alle micro-credenziali, come declinati nella Raccomandazione del Consiglio della Unione Europea su un approccio europeo alle microcredenziali per l'apprendimento permanente e l'occupabilità (https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9237-2022-INIT/it/pdf), e applicati alle competenze in ambito RES (Resources, Environement, Sustainability) per il sistema di formazione professionale e degli adulti.

foto con commenti chat.

Terminate le sessioni specifiche, nel corso della plenaria conclusiva vi è stato spazio anche per un approfondimento sulle relazioni ed il trasferimento di competenze all'interno dei partenariati fornito da Elisabetta Cannova (Speha Fresia). Un esempio concreto di possibili strategie di accesso al programma per piccole organizzazioni del terzo settore è rappresentato dal progetto su piccola scala “Climate Map” attraverso la cessione di titolarità all'ex-partner associato del progetto di cooperazione “Calendario per il cambiamento climatico” (https://c4cc.eu/it/).

Proseguendo, Elisabetta Cannova ha avuto modo anche di introdurre una presentazione della piattaforma EPALE (https://epale.ec.europa.eu/en/partner-search), la quale consente di avere un canale di ricerca di partner in Europa molto efficace, che consente la possibilità di  filtrare per paese di provenienza del partner, per tipologia di azione Erasmus su cui si intende cooperare, e per parole chiave riuscendo a restituire risultati in linea con le necessità del progetto in corso di preparazione.

Prima di congedare tutti i partecipanti l’ultimo intervento è stato proposto da Alessia Bianco la quale ha presentato i principali strumenti del DM 61: Nuove Competenze e Nuovi Linguaggi - Progetto Scuola Futura (Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza), finalizzato ad attuare la previsione dell’investimento PNRR di rafforzare le competenze multilinguistiche di studenti e insegnanti attraverso l’ampliamento dei “programmi di consulenza e informazione su Erasmus+ con il supporto dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa Erasmus+ (INDIRE)” e il finanziamento di “progetti di mobilità non finanziati dalle risorse ordinarie di Erasmus+, ampliando così il numero complessivo di beneficiari”.

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webinar lazio.

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