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Giornata Internazionale dell'Educazione: i dati dell'istruzione nel mondo

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Giorgio Rini
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Giornata Internazionale Educazione.

La Giornata Internazionale dell'Educazione, sesto appuntamento organizzato dall'Unesco e celebrato a livello globale, ha avuto come focus tematico l'educazione come mezzo per favorire la pace duratura e lo sviluppo umano. Si tratta di un argomento molto importante, che interessa in primo luogo anche gli studenti migranti, i cui Paesi spesso sono dilaniati da conflitti che durano nel tempo.

L'occasione della Giornata Internazionale dell'Educazione è stata anche un modo per riflettere in un periodo in cui numerosi conflitti nel mondo rendono difficile l'accesso all'istruzione per milioni di giovani.

La situazione dell'istruzione nel mondo

In particolare, da questo punto di vista è stato fonte di riflessione il dato fornito dall'Unicef, che ha rilevato che più di 600 milioni di bambini nel mondo non raggiungono le competenze di base per quanto riguarda la lettura e la matematica.

La situazione dell'istruzione è molto critica in aree di conflitto, come, per esempio, a Gaza, dove 625.000 studenti non hanno potuto più frequentare la scuola in sicurezza. Sempre l'Unicef segnala sull'argomento che a Gaza il 75% delle scuole è stato danneggiato o distrutto, fatto che ha avuto un impatto negativo su più di 432.000 studenti.

Anche la guerra in Ucraina ha avuto un impatto molto negativo sull'istruzione. In Ucraina ci sono quasi 3.800 strutture scolastiche danneggiate e 365 distrutte. L'istruzione è bloccata per più di 5 milioni di bambini.

In Sudan 19 milioni di bambini non riescono a tornare a scuola a causa dei conflitti e quindi si proclama un vero e proprio stato di crisi educativa.

L'Unione Europea e l'importanza dell'educazione

Gli studenti migranti che frequentano la scuola nel nostro Paese hanno una possibilità in più, quella di accedere all'istruzione, in un ambiente che sa creare inclusione e che promuove un apprendimento continuo. E proprio su questo argomento l'Unione Europea si è espressa sull'importanza dell'educazione, che sia continuativa nel tempo.

L'Unione Europea ritiene che l'apprendimento continuo sia un fattore chiave per lo sviluppo sostenibile, per la riduzione delle disuguaglianze e per la promozione della pace. Per questo l'UE si impegna a costruire uno spazio educativo per sistemi di istruzione e formazione più resilienti. L'obiettivo è quello di garantire equità e inclusione nei sistemi educativi.

Giorgio Rini

CPIA Terni

Ambasciatore EPALE Umbria

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