A PLANTA: Erasmus +/ EDA, per sostenere la priorità “Ambiente e lotta ai cambiamenti climatici”



Le questioni ambientali oggi rappresentano un rilevante problema sociale, occorre, pertanto, intervenire con urgenza.
Da tempo, infatti, la conoscenza dell’ambiente, dei fenomeni naturali e dell’impatto che l’uomo determina su di esso, che ne inducono l’evoluzione ed il cambiamento, non costituiscono più un problema solamente scientifico, da affrontare e discutere in ambiti specifici e ristretti, anzi è diventato una delle più importanti e urgenti preoccupazioni sociali e quindi politiche, perché politiche sono le scelte da adottare per la sua salvaguardia. Attualmente si assiste a un mutamento radicale nell’atteggiamento dell’opinione pubblica riguardo alle problematiche ambientali, con una sempre più motivata e incalzante richiesta di informazione e di partecipazione decisionale.
Fino a pochi anni fa si è usato e sfruttato l’ambiente e le sue risorse senza preoccuparsi di eventuali danni o di rotture di equilibrio che spesso ne derivano. Ne sono un esempio eclatante la distruzione di interi tratti di costa per la costruzione di insediamenti; l’urbanizzazione intensa, anche di pendici vulcaniche, versanti franosi o comunque instabili; la rettificazione di alvei fluviali, la cementificazione selvaggia con distruzione di vegetazione e suoli, come è avvenuto in quasi tutte le periferie dei grandi centri industriali, l’alterazione della composizione dell’aria, dell’acqua, dei suoli, che comunemente chiamiamo inquinamento, dovuta all’immissione di sostanze dannose per la salute e/o che determinano fenomeni vari come ad esempio l’incremento inesorabile dell’effetto serra che provoca innalzamento della temperatura, l’aumento a dismisura di rifiuti, gli accumuli di plastiche, lo sfruttamento di risorse naturali.
Ai nostri giorni, per fortuna, si acuisce e si allarga a una parte sempre maggiore dell’opinione pubblica l’interesse per la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente; anche sotto la spinta emotiva del ripetersi di eventi particolarmente drammatici e luttuosi verificatosi in varie parti del mondo, organismi nazionali ed internazionali si fanno promotori di politiche protezionistiche. La tutela dell’ambiente viene intesa per lo più come tutela dinamica, cioè come valorizzazione di quegli aspetti che rendono l’ambiente significativo, unico per la sua conformazione, per la sua origine, la sua storia e soprattutto per la vita e le attività che in esso si svolgono. In questa ottica ogni ambiente, anche quello apparentemente più insignificante, è da valorizzare e quindi da tutelare, perché ha comunque una sua originalità e, soprattutto, perché le interazioni con altri contesti ambientali sono sempre in atto e consentono di tenere equilibri fondamentali per la biodiversità.
La tutela ambientale e la garanzia alla sostenibilità, che comprendono tutte le iniziative e le opere atte a promuovere e proteggere, al fine di rendere fruibile a tutti un ambiente sano, devono passare necessariamente attraverso forme di conoscenza e di gestione multipla, in grado di fornire elementi corretti di valutazione e di programmazione a breve, medio e lungo periodo.
La conoscenza diventa così il tessuto razionale idoneo a costruire una logica, e quindi una politica, locale, nazionale ed internazionale, di corretto utilizzo, cioè di una tutela-valorizzazione, in una intelligente integrazione degli interventi, sia di protezione che di promozione culturale, sociale, turistica ed economica. Tale progettazione integrata non deve però limitarsi a mettere in risalto conoscenze e patrimoni, ma deve tendere ad approfondire idee utilizzando anche forze e risorse locali, coinvolgendo in un ruolo privilegiato i giovani e gli anziani: i primi nella fase scolastica e in quella professionale, i secondi nella conservazione e nella trasmissione di conoscenze e valori, utilizzando il passato in funzione del futuro. L’impatto sull’ambiente determinato dall’uomo e dalle sue attività si può considerare come l’esito di un insieme di elementi eterogenei e variabili, fortemente interconnessi anche nella loro evoluzione locale e globale, nonché temporale, sicché la conoscenza singola di ognuno di essi non è sufficiente a stabilire l'evoluzione generale del complesso sistema ambiente. Da questa considerazione la scienza non esce sconfitta, ma le problematiche ambientali, in questa ottica, acquistano una connotazione anche di tipo politico. Infatti, mentre la scienza possiede gli strumenti per far fronte a problemi complessi, è la società che deve progettare, costruire e organizzare le scoperte e le tecnologie che la ricerca le offre, in funzione di uno sviluppo sostenibile. Ecco, quindi, la necessità di una gestione dell’ambiente non limitata agli “addetti ai lavori” - scienziati e politici- ma controllata e controllabile da tutti, perché l’impatto uomo-ambiente dipende dalla “percezione” che ogni uomo ha dell’ambiente stesso, il fattore distintivo critico è costituito così dall’insieme degli atteggiamenti e dei valori che fanno parte della cultura di ciascuno.
Ed è proprio in questo contesto, educativo e culturale, che si inserisce l’evento “Planta” e la partecipazione ad esso delle ambasciatrici Erasmus/Eda.
L’Orto Botanico di Napoli, Università “Federico II” di Napoli, ha organizzato, dal 3 al 5 maggio 2024, la X edizione dell’evento “Mostra Florovivaistica Planta, il giardino e non solo”, in collaborazione con numerose e importanti aziende vivaistiche. Il provvedimento assunto dal Comune di Napoli, riguardante l’allerta meteo per il giorno 3 maggio, ha confermato le preoccupazioni che attanagliano i nostri tempi relativamente a quanto i fenomeni meteorologici possano essere dannosi e pericolosi, per questo motivo la mostra si è svolta solo il 4 ed il 5 maggio. L’evento, che ha richiamato un pubblico numerosissimo e sensibilissimo alla cultura naturalistica, ha inteso divulgare, favorire e trasmettere i valori legati al mondo delle piante contemplato da molteplici punti di vista; in particolare l’evento si è proposto di promuovere la sostenibilità ambientale, il rispetto per la natura e per l’ambiente in cui viviamo sensibilizzando i visitatori sulla necessità di fornire il proprio contributo per preservare il nostro pianeta. Molteplici e diversificate sono state le attività svolte da esperti finalizzate a trasmettere conoscenze, a sviluppare atteggiamenti e competenze specifiche del settore.
Anche le ambasciatrici Erasmus+/EDA per l’educazione degli adulti della Campania, Marianna Capo, Raffaela D’Angelo, Giuseppina Di Ture e Veronica Polese, sostenute dall’AN Erasmus+, hanno fornito il loro contributo, allestendo e animando con attività informative, formative e laboratoriali l’Info point Erasmus/EDA nell’Orto Botanico di Napoli. All’elaborazione del programma ha collaborato anche l’ambasciatrice Lucia Veneruso.
Il Programma Europeo Erasmus plus 2021-2027, oltre alle priorità “Inclusione e diversità”, “Trasformazione digitale”, “Partecipazione alla Vita Democratica, Valori Comuni e Impegno Civico”, evidenzia l’”Ambiente e lotta ai cambiamenti climatici” come priorità chiave per l'UE. Nelle varie strategie europee è riconosciuta la centralità del ruolo svolto da scuole, istituti di formazione e università nell'offrire opportunità per acquisire conoscenze e sviluppare atteggiamenti adeguati negli alunni, studenti, genitori e nella comunità in generale riguardanti la crisi climatica e la sostenibilità ambientale. Anche nell’ambito dell’educazione degli adulti, mediante l'educazione sia formale che non formale, si rileva la necessità di rendere l'apprendimento per la transizione verde una priorità nelle politiche e nei programmi in materia di istruzione e formazione. Il programma Erasmus+ è quindi uno strumento chiave per lo sviluppo di conoscenze, competenze e atteggiamenti riguardo ai cambiamenti climatici e per il sostegno allo sviluppo sostenibile nell'Unione europea e nel resto del mondo.
Il programma sostiene l'uso di pratiche innovative destinate a rendere i discenti, il personale e gli animatori socioeducativi reali attori del cambiamento (ad es. risparmio di risorse, riduzione del consumo energetico, dei rifiuti e dell'impronta di carbonio, scelte più sostenibili in termini di prodotti alimentari e di mobilità).
Il programma che le ambasciatrici hanno predisposto e opportunamente svolto, richiamando un pubblico eterogeneo, numerosissimo e interessato, ha previsto informazioni flash e continue per l’intera giornata del 4 maggio per far conoscere il programma europeo Erasmus+ riguardante il settore dell’educazione degli adulti, nonché laboratori specifici mediante presentazioni interattive attinenti alle conoscenze da parte del pubblico del programma Erasmus e dell’impronta ecologica dell’uomo sull’ambiente.
L’altro laboratorio presentato era finalizzato a stimolare negli adulti partecipanti la presentazione del se’ partendo dalla metafora dell’albero (e quindi con la richiesta iniziale di disegnare un albero provando poi a raccontarsi a partire dall’incipit : “l’albero che sono: ciò che mi radica e appartiene al passato (radici) e ciò che mi sostiene, spinge avanti (rami), il mio presente, le foglie tenere di questa primavera (desideri e aspetti che ho scoperto di recente)”, un’attività autobiografica seppur estemporanea con l’obiettivo di inaugurare una narrazione individuale più consapevole.
Si è parlato anche di EPALE, la piattaforma europea per l'educazione degli adulti, che presenta, e continua a produrre, materiali di sostegno e a facilitare lo scambio di politiche e pratiche didattiche efficaci a favore della sostenibilità ambientale, oltre a tanti altri materiali, news, buone pratiche e tanto altro attinente all’istruzione, all’educazione e alla formazione continua di cui tutti abbiamo necessità per far fronte alla pluralità e complessità delle sfide che caratterizzano i nostri tempi.
Le ambasciatrici E+/Eda per promuovere la priorità “Ambiente"
Ambiente, bisogna fare presto! Il contributo del programma Erasmus per promuovere, sensibilizzare, sviluppare atteggiamenti consapevoli per salvaguardare il nostro pianeta.