Nasce a Crotone“Il Gioco dell’Umanità”, simbolo di solidarietà e speranza per il futuro

E' stato recentemente inaugurato a Crotone "Il Gioco dell'Umanità", opera omaggio della città di Crotone e realizzata dal Maestro Orafo Gerardo Sacco in memoria dei bambini scomparsi nel tragico naufragio di Steccato di Cutro del 26 Febbraio 2023.
L'opera, che vuole essere un invito all'umanità e all'accoglienza, riprende l'antico e popolare "gioco della campana"come simbolo dell'infanzia e del diritto di tutti i bambini del mondo di giocare sereni e spensierati.
Essa è stata installata nell'area esterna del PalaMilone che ha ospitato la camera ardente per le 94 vittime del naufragio, come segno di speranza e rinascita per tutta la comunità crotonese, visibilmente colpita dal dolore della tragedia.
Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi lo scorso 17 Aprile, erano presenti il Maestro Gerardo Sacco, il Sindaco di Crotone Vincenzo Voce, il Sindaco di Cutro Antonio Ceraso, il Prefetto Franca Ferraro, l'Assessore alle politiche sociali Filly Pollinzi, autorità civili e militari, oltre a numerosi cittadini. La serata è stata allietata dal coro Polifonico della scuola "Anna Frank" di Crotone, diretto dal Maestro Luisa Floccari, che ha onorato le vittime della tragedia con il brano "Esseri umani" di Marco Mengoni e, nella parte conclusiva, i giovani artisti hanno cantato "Girotondo intorno al mondo"di Sergio Endrigo, creando attraverso la musica e il canto un'atmosfera di fiducia e attesa per un futuro migliore.
Scopriamo meglio il gioco attraverso la diretta testimonianza del suo creatore, l'artista di fama internazionale Gerardo Sacco:
"In piedi di fronte a "Il Gioco dell'Umanità", l'opera che io e il mio team abbiamo realizzato, non posso fare a meno di sentire un misto di emozione e responsabilità. La tragedia del 2023 ci ha segnati intensamente e sapevamo di dover creare qualcosa che non solo commemorasse, ma che scuotesse le coscienze e spronasse a un cambiamento.
L'idea è nata da una serie di discussioni strazianti. Volevamo un simbolo che parlasse dell'innocenza perduta, e le scarpette poggiate sulla campana ci sono sembrate la rappresentazione perfetta. Fragili, sospese nel vuoto come vite spezzate troppo presto, dovevano colpire dritto al cuore.
La sfida più grande è stata tradurre quel sentimento in una forma artistica potente. Abbiamo lavorato con il bronzo e il marmo per creare una struttura imponente, solida come la memoria che vogliamo preservare. Ma è stato l'inserimento delle scarpette a dare davvero vita all'opera.
La soddisfazione più grande? Vedere le persone fermarsi davanti al monumento, commosse e riflessive, sapere di aver creato qualcosa che suscita domande, che spinge a non dimenticare e ad agire per un futuro diverso.
Questo progetto ci ha toccati profondamente a livello personale. Ognuno di noi ha una storia legata all'immigrazione, alla solidarietà, alla perdita. "Il Gioco dell'Umanita" è diventato il nostro modo per dare voce a quelle storie, per gridare che ogni vita è preziosa e che tragedie come quella del 26 Febbraio 2023 non devono più ripetersi.
Non siamo solo artisti, siamo cittadini del mondo, e crediamo fermamente nel potere dell'arte di scuotere le coscienze e spingere al cambiamento. "Il Gioco dell'Umanità" è il nostro monito, la nostra speranza per un domani migliore."
Si ritiene che l'opera sia molto rilevante quale strumento di promozione sociale in favore di soggetti svantaggiati, favorendo i valori dell'accoglienza e del rispetto reciproco per la costruzione di una comunità inclusiva.